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Italia Oggi

Sarà un ottima annata ... Vendemmia ricca di qualità, grazie al clima ... “Sarà una vendemmia old style”. parole di Diego Cortinovis, agronomo di casa Berlucchi, racchiudono il senso dell’annata 2013. In ritardo rispetto alle ultime raccolte, quella di quest’anno è caratterizzata da tempi che riportano indietro, alla tradizione, e da un andamento climatico che fa prevedere una grandissima qualità. Con tutti i dovuti scongiuri che in campagna sono sempre d’obbligo. Per quanto riguarda le aspettative sull’annata, “con maturazioni così eterogenee è prematuro fare previsioni, attendiamo l’assaggio dei mosti in cantina”, spiega l’enologo di Berlucchi Ferdinando Dell’Aquila.
“Possiamo intanto confermare che la quantità sarà ai livelli del 2012”. Il primo a dare anticipazioni sulla vendemmia era stato Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi. “Per chi ha saputo operare con professionalità, questo andamento climatico non può che essere favorevole. Il condizionale è d’obbligo, ma mi sento di essere ottimista, potrebbe essere una bellissima annata, sia per i bianchi sia per i rossi”. Ad azzardare i primi numeri della produzione è Coldiretti che parla di leggero incremento sul 2012 quando si era registrata la raccolta più scarsa degli ultimi 60 anni. Secondo Coldiretti si avrà “una produzione attorno ai 42 milioni di ettolitri in aumento di circa il 3% rispetto allo scorso anno”. L’Italia “diventa il secondo produttore mondiale divino dopo la Francia in cui la produzione è stimata pari a 46 milioni di ettolitri in aumento dell’11% sul 2012”, sostiene la Coldiretti. Parla di ottime premesse anche il Consorzio della Valpolicella. “Le uve sane e la stagione, partita sottotono, si sono riprese cammin facendo”, commenta il responsabile agronomico Renzo Caobelli. Le previsioni per la vendemmia dell’uva da appassimento si collocano verso la metà di settembre e di una settimana più tardi per l’uva fresca. Per il presidente del Consorzio,
Christian Marchesini, “se non si verificheranno eventi atmosferici inattesi e particolarmente eclatanti ci aspetta un’annata che parte sotto auspici decisa mente positivi”. Nella terra del Brunello, a Montalcino, Stefano Cinelli Colombini guarda soddisfatto l’evolvere della stagione. “Certo è un po’ presto, però in generale le vigne sono molto sane, continuano a vegetare. Questa attività ritarda la maturazione e prevediamo la raccolta non prima di ottobre. Siamo un ritardo di una decina di giorni e si torna agli anni Settanta, anni di grandi annate come il 1975,o il 1979 molto simile a questa per andamento climatico. La vigna non è mai andata in stress, le piogge di questi giorni sono ideali, se avremo il sole in raccolta sarà un’annata eccezionale”. Positive le aspettative anche al Sud. Nella Calabria di Nicodemo Librandi “l’annata è molto positiva. Abbiamo già iniziato conio Chardonnay che ha profumi e una acidità mai riscontrata negli altri anni. Siamo una decina di giorni di ritardo, ma le uve maturano molto bene”. Per il siciliano Alberto Tasca d’Almerita è troppo presto per azzardare previsioni. “Siamo agli inizi e si può dire che si presenta buona e abbondante. Ogni giorno cambia, cambiano le curve di maturazione. Le temperature sono fresche e abbiamo ancora due mesi abbondanti prima della raccolta”.

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