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Italia Oggi

Web e vino, l’Italia rischia le usurpazioni di notorietà ... Il nuovo appuntamento è dietro l’angolo, a fine marzo, a Singapore. E qui, infatti, che si scriverà il prossimo passo della controversia che vede opposti Usa e Ue sul tema dei domini .wine e .vin. All’incontro saranno presentati i risultati delle due agenzie, una americana e urne tedesca, a cui è stata assegnata l’analisi dei quattro dossier relativi alle società che hanno chiesto di utilizzare i domini Internet legati al vino. Un estremo tentativo di venire a capo della questione, dopo la strenua opposizione di Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia a una seria regolamentazione. Al lavoro sul tema, l’intergruppo del Parlamento Europeo e la Commissione Ue. “Le istituzioni europee stanno lavorando bene, hanno le idee chiare», ha detto Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc e di Efow, Federazione europea dei vini a denominazione di origine. Il rischio che preoccupa maggiormente è che produttori anonimi acquistino i domini per vendere prodotti che con quelli riportati nella stringa non hanno niente a che vedere. “il vino italiano corre il rischio dell’usurpazione della sua notorietà” sottolinea Ricci Curbastro. “La questione non riguarda solo i produttori ma tutti i cittadini perché per legge quello delle denominazioni d’origine è un patrimonio pubblico. Ha lo stesso valore del patrimonio archeologico, in pratica è come se ci rubassero il Colosseo”.

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