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Italia Oggi

Il piano paesaggio accende la Toscana ...
Guerra sul nuovo piano paesaggistico
della Toscana. I “nobili” contadini toscani
non hanno imbracciato i forconi, ma hanno
fatto sentire il loro dissenso alle 3 mila pagine
dove si parla di tutela del territorio, di
rischio idrogeologico data da coltivazioni intensive,
di rischio snaturare il paesaggio con
monocoltivazioni. Per gli agricoltori ci sono
troppi vincoli, troppe limitazioni per chi intende
sostituire il vecchio vigneto con uno
nuovo o anche realizzarne di nuovi in terreni
oggi incolti, stante il mercato globale del
vino in crescita. Giovanni Busi presidente
del Consorzio Vino Chianti bolla il piano
come “anacronistico e sbagliato. Sbagliato
perché rilancia un modello di agricoltura
vecchio e non competitivo. Sbagliato perché
viziato da pesanti pregiudizi ideologici che
rischiano di confinare la nostra agricoltura
e, in particolare, la stragrande maggioranza
del comparto vitivinicolo, in un ghetto residuale
e di carattere quasi esclusivamente
museale”. Il Consorzio del Brunello ha
chiesto un incontro con la regione per capire
di più. La Cia Toscana parla di “troppi
divieti sui nuovi vigneti e non solo. C’è
il rischio di abbandono delle campagne e
sono in pericolo vigneti e florovivaismo”,
commenta il presidente Luca Brunelli.
“Se il Piano paesaggistico rimanesse così,
come è stato presentato, rappresenterebbe
per molte aree della Toscana un ostacolo
pesante allo sviluppo dell’agricoltura, favorendo
alla fine l’abbandono e la perdita di
suolo agricolo”. Ma per la Regione, il Piano
“rappresenta un’importante apertura al
mondo agricolo. Sono 200 mila gli ettari di
superficie, il 10% di tutta quella regionale,
che questo strumento permette di recuperare
a fini agricoli”, commenta il governatore
Enrico Rossi. Che sottolinea: “Abbiamo
segnalato le criticità e fatto raccomandazioni
rispetto a possibili rischi idrogeologici
in presenza di un indiscriminato sviluppo
intensivo. Ma nel Piano non c’è alcun vincolo
né divieti, ma soltanto raccomandazioni.
I termini limitare, contrastare, ostacolare,
evitare non si riferiscono affatto a vincoli
o divieti”.

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