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Italia Oggi

Vino e territorio a braccetto ... Franciacorta: notorietà del marchio a +8% ... La promozione del vino va di pari passo con quella del territorio: è questo il connubio alla base della
strategia di valorizzazione che il Consorzio per la tutela del Franciacorta sta mettendo in atto, attraverso investimenti sulla qualità del prodotto e il lavoro sulla promozione delle attrattive paesaggistiche e culturali della zona. Che la direzione è quella giusta lo dimostrerebbe anche l’indagine commissionata ad Astra Ricerche, secondo cui cresce il prestigio del marchio che identifica sia il vino, ottenuto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia, sia l’area geografica (tra Brescia e l’estremità meridionale del Lago d’Iseo) dove crescono le vigne Chardonnay, Pinot nero e Pinot Bianco da cui è prodotto.
“È molto importante l’alto grado di conoscenza raggiunto dal nostro vino. Un risultato dovuto al prodotto, alle sue caratteristiche organolettiche e alla qualità”, spiega Maunzio Zanella, presidente del Consorzio per la tutela del Franciacorta, che riunisce 200 soci tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori interessati alla filiera produttiva delle denominazioni Franciacorta Docg, Curtefranca Doc e Sebino Igt. “Quindi continueremo in questa direzione: siamo l’unica area italiana in cui negli ultimi 20 anni è stato cambiato il disciplinare di produzione 5 volte, alzando l’asticella della qualità verso l’alto, andando per esempio verso il biologico o verso tempi di maturazione più lunghi: è un esempio di politica territoriale concreta in cui i maggiori investimenti sono stati fatti sul prodotto”.
A ciò si affiancano però anche diverse iniziative messe in campo nell’ultimo triennio “che hanno dato i loro frutti. Penso ai festival itineranti che portano il Franciacorta in giro per l’Italia, alla partnership con la Camera Nazionale della Moda, alla presenza sempre più significativa in ambiti extra settore. I produttori franciacortini inoltre sono affiancati da coloro che lavorano nell’ospitalità e nell’accoglienza,
il connubio vino- territorio è strategico per noi, la promozione del vino va di pari passo con quella del territorio”.
Tutto ciò ha portato, secondo la ricerca condotta dall’istituto presieduto da Enrico Finzi, a una crescita del grado di notorietà del Franciacorta: il 95,3% dichiara di conoscerlo, superando in questo modo concorrenti tradizionali come il Prosecco, l’Asti e lo Champagne, con un aumento dell’8% rispetto a un’indagine analoga compiuta tre anni fa. Anche il vissuto di questo vino sembrerebbe in miglioramento: il 9% in più ritiene che abbia un prezzo medio o elevato ma giustificato dalla qualità e dal prestigio, crescono del 5% coloro che pensano sia un vino buono da bere, del 4% quelli che lo considerano gradito ai giovani; infine, la qualità e il prestigio percepiti hanno registrato un +3%. Inoltre, insieme al Brunello di Montalcino e allo Champagne, è valutato il vino più adatto a un regalo.
La ricerca ha indagato anche la percezione della Franciacorta intesa come territorio:
l’85% conosce quest’area (+9% rispetto al 2011); il 91,6% pensa che possa ancora crescere da un punto di vista turistico, mentre l’87,7% la considera già un’ottima meta per il weekend o brevi vacanze. Anche se, Osserva Zanella, “c’è comunque da lavorare per farla conoscere di più: dovremo innestare politiche, in collaborazione anche con i comuni, per cercare di dare maggiore visibilità a questo territorio”.

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