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Italia Oggi

Assoenologi: botti vuote per il made in Italy ... Negli stessi giorni in cui l’Oiv misura le produzioni mondiali di vino, Assoenologi tira una riga sul 2014 e stila le previsioni definitive per l’annata italiana in corsa Che sconta una vendemmia particolarmente difficile a causa delle difficili condizioni climatiche. L’associazione prevede per il 2014 una produzione di vino pari a 40 mln di ettolitri. E poggia le sue stime su un dato: quest’anno sono stati conferiti tra i 54 e i 56 mm di quintali di uva da vino che, applicando il coefficiente medio di trasformazione del 73%, danno circa 40 mlii di ettolitri. Il calo sul 2013 è del 17%, sulla media del quinquennio 2009/13 è dell’11%. Lo scorso anno fece registrare una produzione di vino pari a 48,2 mln di ettolitri.
SUL FRONTE QUALITÀ, invece, Assoenologi definisce l’annata “a macchia di leopardo”. In una stessa regione il buono si scontra con l’ottimo e con il mediocre. Complessivamente, però, il millesimo 2014 è stimato dall’associazione “qualitativamente buono, con punte di ottimo e pochissime di eccellente, ma anche con diverse criticità”. L’andamento di settembre e ottobre sembra aver salvato in calcio d’angplo la qualità, senza però capovolgere la situazione.
LA REGIONE ITALIANA PIÙ PRODUTTIVA. Per
Assoenologi è il Veneto, con una previsione dì 7,8 mln di ettolitri. Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia insieme nel 2014 produrranno 23,6 mln di ettolitri, ossia quasi il 60% di tutto il vino italiana Le uniche regioni a vocazione vinicola che non manifestano un calo produttivo rispetto al 2013 sono quelle centrali. Toscana, Lazio e Umbria registrano, infatti, un incremento tra il 5% e il 10%.
CONSUMI DI MADE IN ITALY. Secondo gli enologi il vino italiano resta il più venduto al mondo. Ma i consumi interni continuano a calare. Il 2014 si chi riderà sotto i 40 litri pro capite, contro i 45 del 2007. Le vendite all’estero, invece, crescono. I primi sei mesi del 2014 hanno fatto registrare un incremento sia in valore sia in volume, grazie all’espansione del vino in bottiglia (Dop e Igp) e alle buone performance dello spumante, cresciuto, grazie al Prosecco, dì oltre il 15,6% in valore e del 20,1% in volume.

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