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Italia Oggi

Vitivinicolo, coop al femminile ... Santandrea: il vero brand importante il nome Italia ... “Abbiamo ritardi storici, come Italia non siamo capaci di
fare squadra. Non riusciamo a capire che il vero brand importante è il nome Italia. Certo contano anche le marche private, le denominazioni, ma la vera importanza è presentarsi nel mondo come vino italiano». Ruenza Santandrea ha le idee chiare sulla realtà enologica italiana. Santandrea è stata eletta a
guidare il mondo cooperativo del vino. E lei, presidente del gruppo romagnolo Cevico, ad essere la prima donna portavoce e coordinatore del settore vitivinicolo dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, una realtà fatta da 500 cantine sociali e 179 mila viticoltori e che con 4,2 miliardi di euro di fatturato rappresenta oltre la metà della produzione viti- vinicola italiana. A ItaliaOggi racconta la sua percezione del mondo del vino.
Domanda. All’Italia manca, dunque, una strategia unitaria?
Risposta. Il vero valore in più è dato dall’Italia, poi ci sono i nomi, i marchi però che devono convivere sotto questo grande ombrello. E proprio la mancanza di un marchio Italia è
uno dei nostri limiti. Altro limite è essere divisi come a s soci azioni. E tipico anche della storia politica italiana, ma adesso è una visione anacronistica. D. Una spinta potrebbe arrivare dal mondo della cooperazione?
R. Credo che importante sia fare massa critica, sia che ci si arrivi con le cooperative sia con i privati che lavorano insieme. Per andare all’estero occorrono dimensioni importanti e la cooperazione ha intrapreso questa strada. Le più grandi aziende sono cooperative e le prime 120 aziende del vino italiano fanno il 60% di export, per andare all’estero occorre essere strutturati.
D. Cosa chiedono i mercati stranieri?
R. Si sono accorti della nostra grande biodiversità. Abbiamo moltissimi vitigni e è stato difficile comunicare questa nostra particolarità, che adesso è invece il nostro punto di forza.
Santandrea, faentina, è anche presidente della Legacoop Romagna, nonché responsabile del Comitato vitivinicolo di Legacoop Agroalimentare e uno dei cinque componenti produttori del Comitato scientifico del padiglione del vino dell’Expo 2015. A coadiuvarla come vice coordinatore è stato eletto Carlo Dalmonte, presidente della cantina cooperativa Caviro e membro del Coordinamento vitivinicolo di Fedagri Confcooperative.

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