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Italia Oggi

Va bene anche il mercato interno del vino italiano. In particolare per quelle aziende che puntano sulle vendite dirette in cantina, il mercato sembra soffrire meno. Un’inversione di tendenza che conferma l’importanza del valore delle vendite casalinghe: lo rileva una indagine di wine2wine. net, il blog-evento di Vinitaly che si terrà il 2 e 3 dicembre a Verona, piattaforma dedicata al business-to-business del vino. Dall’analisi emerge che sei aziende su dieci sono soddisfatte dell’andamento di questo canale, segno che il rapporto diretto è la chiave per far conoscere la propria realtà e fidelizzare vecchi e nuovi clienti, con notevoli vantaggi legati anche alla mancanza di intermediari nella vendita. Situazione complessivamente positiva per i canali distributivi Ho.Re.Ca. e Wme Bar, mentre è meno diffusa la soddisfazione relativamente alle vendite in enoteca, positiva per il 29,6% delle cantine ma, al contempo, negativa per il 18,4%. In ambito vino e canali distributivi l’e-commerce si conferma all’ultimo posto anche per quante riguarda la soddisfazione. L’analisi mette in mostra come le aziende vinicole italiane esportino media- mente in 16,1 paesi diversi, che il 19,3% riesce a raggiungerne 20 ma esiste un 10,9% di cantine che non ha mai esportato una bottiglia. E se è vero che chi esporta, e sono le più grandi e meglio strutturata, ha avuto crescita nelle vendite anche del 15%, è altrettanta vero che chi si è dedicato alla vendita diretta ha riscosso successo e soddisfazione commerciale. Il 36,5% delle aziende ha visto crescere il proprio fatturato di oltre 16 punti percentuali. Le migliori prestazioni le hanno registrate le aziende del Centro Italia, 42% e delle Sud, 27% mentre mostrano qualche maggior difficoltà le imprese del Nord. La vendita diretta è risultata essere particolarmente interessante per le cantine con un fatturato di oltre 10 milioni di euro, soddisfatte per il 66,7% e per quelle con vendite tra 2 e 10 milioni di euro, delle quali il 68,4% si è detto soddisfatto. Meno soddisfacente, invece, il rapporto con il canale Ho.Re. Ca. Oltre il 50% delle aziende con un fatturato tra 500 mila e 2 milioni di euro e una produzione compresa tra 100 mila e 1 milione di bottiglie hanno dichiarato di non aver registrato variazioni nelle vendite. Secondo una recente indagine di Mediobanca, la vendita diretta copro il 12% del fatturato delle aziende mentre nella Gdo viene venduto 1146% delle bottiglie commercializzato sul mercato interno. Più bassa la quota per enoteche e wine bar, 8% mentre l’Ho.Re.Ca. arriva al 17% pari alla fetta di grossisti e intermediari.

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