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Italia Oggi

Amarezza Amarone ... Il vino delle cantine sociali in bottiglie delle Famiglie d’Arte ... Anche le cantine cooperative fanno vino di ottima qualità. E la dimostrazione arriva proprio dal fatto che le Famiglie dell’Amarone d’Arte acquistano vino dalla Cantine sociali veronesi. Si, proprio loro che hanno fatto del terroir la loro bandiera, della differenza tra vigneti di pianura e quelli di collina (i loro) una
vera e propria intransigenza.
Stefano Cesari, vicepresidente delle Famiglie, prova a ridimensionare la questione.
“Noi difendiamo l’Amarone, se alcune aziende comprano Soave o
Valpolicella, questo sta nel mercato. Ritengo, invece, che per quanto riguarda il prodotto Amarone, prodotto simbolo, gli approvvigionamenti siano davvero relativi, se non addirittura nulli”. E sottolinea “io sono un piccolo produttore, non compro un litro di vino, casomai andrebbe chiesto ai
grandi soci”. Ma Giancarlo
Lechthaler, direttore generale di Collis wine group aderente a Confcooperative rincara la dose. “Buona parte delle Famiglie non ha vigneti o non li ha a sufficienza. Quello che si vende di più sono Valpolicella e Ripasso, un po’ meno Amarone. Chi compra sceglie roba buona, la paga cara. Anche la cooperazione è arrivata a un livello buono, non abbiamo niente di invidiare in termini di qualità”. E per Lechthaler la differenza tra collina e pianura è inconsistente. “Nella Valpolicella allargata, la pianura è veramente poca e pochissimi i vigneti. Quello che conta è la mano dell’uomo. Si fanno prodotti di qualità anche nel fondovalle”. Per il dg di Collis group “le Famiglie facciano pure un club a se stante, ma non devono demonizzare le cooperative su qualità e abbassamento dei prezzi”. Ma per il vicepresidente delle Famiglie tutto è legati ai prezzi. “A Verona le cantine sociali producevano per grandi
imbottigliatori. Ora imbottigliano, commercializzano buona parte del prodotto. Ma
per fare questo devono portare via i clienti a quelli che erano i loro grandi clienti, e quindi hanno dovuto fare una politica di prezzo. E finché la fanno sul Valpolicella, su Soave e Bardolino che sono già a prezzi bassi, ci sta. Ma vendere l’Amarone al discount a 11 euro a bottiglia non ci sembra una cosa intelligente. Un Amarone non può costare meno di 15 euro a bottiglia alla produzione, fosse solo per il prestigio del prodotto. Detto questo, nessuno nega che le cooperative producano bene”. A vedere i numeri diffusi da Confcooperative, negli ultimi tre anni, il vino venduto dalle cantine cooperative di Verona alle Famiglie si è attestata intorno al 26% circa, raggiungendo addirittura il 44% se si considera il solo vino Valpolicella. Ovvero una bottiglia su quattro, dei vini doc o docg della Valpolicella, è il frutto delle uve raccolte dal mondo della cooperazione.

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