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Italia Oggi

Arte e bellezza motori del vino ... Con packaging ed etichette d’autore vendite su del 40% ... L’arte fa crescere la filiera vitivincola. La nuova frontiera della promozione del vino e
delle filiere agroalimentari passa attraverso il mecenatismo. E il messaggio che arriva dal Consorzio Tutela del Gavi e dal Cestit, Centro Studi per il Turismo dell’Università di Bergamo che sotto la direzione di Roberta Garibaldi hanno stilato il primo rapporto “Wine Food&Arts, in Italia” da cui emerge l’importanza di adottare l’arte e la cultura per promuovere vino e territorio. Il rapporto, nel quale Consorzio e Cestit hanno osservato 219 progetti, è stato presentato in occasione di Valore Forte Gavi for Arts Da questa indagine è emerso che le aziende vitivinicole che investono in un nuovo packaging o in etichetta d’autore percepiscono un aumento del prodotto venduto, fino al 40% in più, e una maggiore visibilità aziendale, fino al 60%, che raggiunge il 92% se si investe in produzioni culturali, arti performative ed eventi multidisciplinari. Chi, poi, si è impegnato nel restauro e nella valorizzazione di beni culturali raggiunge fino al 100% in più di visibilità aziendale e di relazioni con la comunità locale. “I dati del rapporto sono chiari. Ma il valore aggiunto non è soltanto economico, non è semplicemente un aumento del valore che investire in arte paga”, commenta Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio del Gavi. “A Gavi l’economia del territorio è guidata dal vino e quindi ci sentiamo in dovere di portare avanti la cultura di questo nostro territorio, di reinvestire parte di quello che la terra ci dà per interrompere la catena e tramandare i saperi della nostra arte”. Un filiera della cultura che è anche la filiera della bellezza alla base del premio Gavi Buona Italia giunto quest’anno alla seconda edizione. Il riconoscimento che quest’anno è stato assegnato a Ceretto Aziende Vitivinicole di San Cassiano di Alba (Cn), scelte tra una short list di 20 realtà selezionate tra oltre 200 progetti. Un premio legato alla filiera della bellezza che ogni assegna un riconoscimento ad una delle sette regole che il consorzio si è dato per comunicare in maniera corretta vino e territorio. E investire in arte, paga. Come sottolinea Roberta Ceretto, titolare della cantina premiata: “Questo premio simboleggia la grande passione che io e la mia famiglia proviamo nei confronti dell’arte e dell’architettura. E da 20 anni che siamo impegnati nella realizzazione, divulgazione ed esposizione di opere e progetti artistici. Nel 2015 abbiamo registrate oltre 30 mila visite alla Cappella
e 15 mila nelle nostre cantine”.

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