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Italia Oggi

Il tifo dei vignaioli per il Ceta … Oggi il patto commerciale al voto dell’Europarlamento. Poi toccherà ad Ottawa ratificare... Imprese del vino ingolosite dall’accordo Europa - Canada... Il vino europeo guarda con speranza al Ceta l’accordo commerciale Ue - Canada, che dovrebbe ricevere oggi il via libera dal Parlamento europeo per entrare in applicazione provvisoria appena ci sarà la ratifica di Ottawa. L’obiettivo è eliminare le pratiche commerciali sleali spesso praticate dai “liquor boards”, organismi presenti in nove province canadesi su dieci. Un esempio? Nella British Columbia i normali negozi di alimentari al dettaglio possano vendere solo vini locali. In gennaio, gli Stati Uniti hanno presentato reclamo al Wto contro questa pratica. L’Ue potrebbe risolvere tutto con il Ceta. Questo almeno è l’auspicio della Ceev (Comité europeen des entre-prises vin, Uiv e Federvini sono i membri italiani) che vede nel trattato un’occasione per aumentare esportazioni che nel 2014 valevano quasi 800 milioni di euro a livello Ue. Il prodotto italiano pesava per quasi 276 milioni nel 2014, mentre nel 2015 ha quasi raggiunto quota 300 milioni. “Il meccanismo di risoluzione delle controversie del Ceta”, si legge in una nota Ceev, potrebbe essere utilizzato per porre fine alla continua espansione di pratiche discriminatorie nei confronti di vini europei”. Ma la corte per le controversie tra privati e Stati prevista nell’accordo Ue - Canada, considerata dagli oppositori del trattato il “cavallo di Troia” delle multinazionali nordamericane per aggirare gli standard europei, sarà esclusa dall’applicazione provvisoria, in attesa che il trattato sia ratificato da 38 parlamenti nazionali e regionali. Per quanto riguarda l’applicazione provvisoria, il primo ministro canadese Justin Trudeau potrebbe annunciare la ratifica da parte di Ottawa già domani, nel discorso di fronte alla plenaria di Strasburgo. Il Ceta prevede l’azzeramento dei dazi e delle barriere tecniche canadesi sui prodotti agricoli trasformati europei (vini e liquori, bibite, dolciumi, pasta, biscotti, frutta e verdura preparati), apre un contingente da 18.500 tonnellate per i formaggi Ue, riconosce e garantisce tutela (ma non ci sono dettagli sulle modalità concrete della protezione) a 145 prodotti Dop e Igp, di cui una quarantina italiani, in una lista con alcuni distinguo per questioni di coesistenza con marchi canadesi, ma “aperta” all’inserimento di altre denominazioni. Anche l’Ue azzererà i dazi per le importazioni dal Canada, sul 93,8% dei prodotti agricoli, tra cui il grano duro in sette anni e apre un contingente di 50 mila tonnellate (di cui 15 mila congelate) di carne di manzo non trattato con ormoni, 75 mila di maiale e 8mila di mais dolce.

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