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Italia Oggi

Vini, calorie in etichetta … Calorie in etichetta per vino e altri alcolici. Con 2 anni di ritardo rispetto ai tempi previsti dal regolamento 1169/2011, la Commissione Ue ha pubblicato un rapporto sull’etichettatura obbligatoria di ingredienti e valori nutrizionali per le bevande alcoliche. Entro un anno, raccomanda Bruxelles, le componenti del settore dovranno trovare un accordo su un sistema di etichettatura. Se il risultato non dovesse essere soddisfacente, le regole le deciderà l’Ue. Le associazioni dei consumatori, come la Beuc, sigla rappresentativa a livello Ue, avrebbero voluto l’obbligo subito; l’industria invece va in ordine sparso. I grandi produttori di birra hanno iniziato dal 2015 a rendere pubblici ingredienti e calorie, i microbirrifici artigianali sono meno entusiasti dell’idea. Il problema è la scala: per le imprese piccole che puntano sulla varietà le informazioni aggiuntive in etichetta potrebbero essere un problema di costi non indifferente. Nel settore del vino, sia la Ceev (industria) che la Efow (vini a denominazione di origine) chiedono un’eccezione che tenga conto del fatto che il nettare di Bacco cambia di anno in anno. In Italia, la parte agricola della filiera (Cia, Coldiretti, Confagricoltura) è unita dallo scetticismo sull’utilità e la fattibilità dell’iniziativa. Più sfumata la posizione di Federvini e Unione italiana vini. Il documento della Commissione riconosce gli sforzi del settore sulle info al consumatore con piattaforme online come Wine in Moderation. Basterà? La partita è aperta. I produttori di bevande anche diverse tra loro dovranno trovare una visione comune per nulla scontata.

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