02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

In Veneto la fattoria del futuro … L’azienda agricola Moranda di Valpantena sperimenta il sistema Forward Farming di Bayer... Biodiversità, tecnologie e fitofarmaci a dosaggio misurato... L’agricoltura del domani sarà sostenibile rispettando la biodiversità, riducendo l’inquinamento, dosando a dovere eventuali fitofarmaci e soprattutto applicando meglio le nuove tecnologie. E non sarà più agricoltura ma, passateci il gioco di parole, agri - cultura. Tale è lo scopo del progetto Forward Farming lanciato dalla Bayer a partire dal 2013 e presentato nella forward farm Azienda agricola Moranda di Valpantena (Vr) nei giorni scorsi: la diffusione di best practices. Gestita dalla famiglia Capurso sin dal 1896, la forward farm tricolore fa parte di una rete sviluppata da Bayer tra Germania, Belgio, Francia, Olanda ed entro il 2020 ci sarà una forward farm nei principali Paesi del mondo. Per Bernd Naaf, responsabile Business Affairs and Communications e membro del comitato esecutivo di Bayer Crop Science, se i primi due pilastri del Forward Farming sono la gestione professionale delle colture dal seme alla raccolta (1°), insieme alla diffusione di best practices che abbattano i rischi per la salute di uomini e animali (2°), il terzo pilastro è quello di avvicinare l’agricoltura alla gente ed alla politica. Naaf lamenta le decisioni prese dall’Unione Europea su base “emozionale” e non scientifica. E infatti il Forward Farming ha mosso i suoi passi a Bruxelles, nei 140 ettari della forward farm Hof ten Bosch (qui si producono patate), aprendo i battenti anche agli uomini della Commissione Ue. Con notevole apprezzamento di questi ultimi. Insomma: l’agricoltura sostenibile è essenziale per la produzione di cibo, e la si fa tutti insieme avviando anche un dialogo con le Ong attente all’agricoltura biologica, questo perché “non si deve demonizzare l’agricoltura commerciale”. Alla Moranda è stato il titolare, Nunzio Giovanni Capurso (che la gestisce insieme alle figlie Selene e Camilla), a chiedere l’intervento della Bayer, insieme ai partners Braglia, Bulzoni Meccanica, Mybatec, Pessl Instruments, World Biodiversity Association. Qui si producono Amarone e Valpolicella su 17 ettari di terreno insieme a ciliegie e olive. Si è scelto di garantire la tutela della biodiversità dotando i campi di bat boxer per i pipistrelli, ma anche di veri e propri “alberghi” per le api e arnie non tradizionali dove possono produrre miele liberamente. E poi c’è l’agricoltura di precisione. I campi sono monitorati da una centralina meteo wireless prodotta dalla Pessl Instruments che consente di conoscere lo stato di salute delle coltivazioni e valutare le migliori soluzioni per il campo (incluso il contrasto di larve e insetti con lotta biologica). Riguardo ai fitofarmaci, alla Moranda è in collaudo un prototipo di irroratore sperimentale per le viti prodotto dalla Sae che nebulizza il prodotto riducendone le dispersioni. Infine, per lo smaltimento dei prodotti la forward farm dei Capurso è munita del Phytobac Bayer. Si tratta di un sistema di biodegradazione dei prodotti reflui di fine trattamento (e delle acque di lavaggio delle irroratrici) che funziona con i microrganismi del suolo: una vasca con un substrato naturale (terreno e paglia) che ospita la microflora in grado di “mangiare” le molecole dei residui.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su