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Italia Oggi

L’Italia resta il primo vigneto del pianeta … Il report Oiv... Crescita del vigneto cinese, calo della produzione di vino, -3% e del commercio in volume, -1,2%, stabile il consumo. È il quadro del vino tracciato ieri dall’Organizzazione mondiale della vite e del vino (Oiv) relativo al 2016. Secondo Oiv il vigneto mondiale si mantiene stabile a 7,5 milioni di ettari ma spicca l’incremento della superficie viticola cinese, +16.800 ettari che lo confermano il secondo vigneto mondiale. La produzione mondiale si è attestata a 267 milioni di ettolitri di vino prodotti, -3% sul 2015. L’Italia con 50,9 milioni, si è confermato il primo produttore mondiale, seguita dalla Francia (43,5 milioni) e dalla Spagna (39,3 milioni) con gli Usa che mantengono un livello di produzione (23,9 milioni). In forte calo, invece, Argentina (9,4 milioni), Cile (10,1 milioni), Brasile (1,6 milioni) e Sud Africa (10,5 milioni). Sempre secondo i dati Oiv, nel 2016 sono stati consumati 242 milioni di ettolitri di vino, un livello stabile dall’inizio della crisi economica del 2008. Complessivamente il commercio mondiale di vino ha avuto un calo in volume (104 milioni di ettolitri, -1,2%), ma ha registrato una crescita in valore (29 miliardi di euro, +2%). Con 31,8 milioni di ettolitri di vino consumati nel 2016, gli Usa confermano la posizione di primo consumatore mondiale, detenuta dal 2011, seguiti da Francia (27,0 milioni), Italia (22,5 milioni), Germania (20,2 milioni) e Cina (17,3 milioni). Oiv ha anche avanzato delle prime stime relative al 2017 in previsione dei raccolti nell’emisfero australe. Le produzioni sono generalmente in crescita rispetto al 2016, con l’eccezione di Australia e Nuova Zelanda, che prevedono produzioni essenzialmente immutate rispetto a quelle dell’anno precedente.

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