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Italia Oggi

Adesso c’è anche il vino vegano … Senza il bianco d’uovo e la caseina... Il veganismo, un regime alimentare che consiste nel sostituire i prodotti di derivazione animale, e del loro sfruttamento, con alimenti di origine vegetale è diventata vincente anche nei vigneti della Francia, ma alla velocità delle lumache, secondo quanto racconta Le Figaro. La Francia è in ritardo sul fenomeno del veganesimo. Per ora i vigneti alla moda vegana si contano sulla dita di una mano. La cooperativa dei produttori di vino di Buzet, nel Sud - Ovest della Francia, fa vini vegani. Le chàteau Beaubois, nella Costières de Nimes, possedimento della famiglia Molinié - Boyer, condotto dai due fratelli Fanny e Francis, è diventato completamente vegano: la certificazione è arrivata nel gennaio 2017 per tutta la vendemmia 2016. Il vino prodotto non contiene bianco d’uovo e caseina, due sostanze che vengono utilizzate nel processo di vinificazione per eliminare le impurità del succo d’uva amalgamandolo con una materia più pesante. Le chàteau Beaubois viene realizzato utilizzando, per lo stesso compito, la colla di ceci. Tutte la produzione chàteau Beaubois (300 mila bottiglie l’anno fra vini rossi, 50%, rosé, 35%, bianchi, 15%) hanno il bollino dell’associazione Vegan France. Prima di produrre vino vegano, lo chàteau Beaubois dal 2009 era impegnato nella produzione di vino bio avendo eliminato pesticidi, erbicidi e i fertilizzanti nelle vigne. Economicamente il mercato vegano è quello principale per questa piccola impresa vitivinicola francese arrivata alla quarta generazione e dove l’export incide per il 45% sul proprio fatturato: vende le sue bottiglie vegane in 26 paesi fra i quali figurano l’America del Nord, l’Inghilterra, la Germania, la Svezia, la Norvegia a 36 euro la bottiglia per il rosso “Idole rouge”, e 13 euro per il “Confidence”, bianco o rosso.

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