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Italia Oggi

Contributi al vitivinicolo, cambia la torta. Dote maggiore alla ristrutturazione vigneti … Rimodulata la ripartizione dei 336,9 mln n di euro per la campagna 2017 del programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo. Le misure sono state nuovamente ripartite, privilegiando promozione, ristrutturazione e riconversione dei vigneti, assicurazioni sul raccolto e investimenti nel settore vitivinicola col decreto del ministero delle politiche agricole del 7 luglio 2017 n. 3752 (in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale) che viene nuovamente ripartita la dote finanziaria per l’anno 2017 del programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo (si veda ItaliaOggi del 9 giugno 2016). Ricordiamo che il regolamento Ue 71. 13081203 ha definito gli incentivi per le aziende vitivinicole e quelle dell’agroalimentare. Stabilendo che l’aumento dei nuovi impianti viticoli dovrebbe essere strutturato attraverso un meccanismo di salvaguardia a livello di Unione, basato sull’obbligo degli stati membri di mettere a disposizione annualmente un numero di autorizzazioni per nuovi impianti equivalente all’1% delle superfici vitate. E prevedendo, al contempo, una certa flessibilità in risposta a circostanze specifiche di ciascuno stato membro. Gli stati Ue dovrebbero poter decidere se mettere a disposizione superfici meno estese a livello nazionale o regionale, anche a livello di zone ammissibili a specifiche denominazioni di origine protette e indicazioni geografiche protette, sulla base di motivazioni obiettive e non discriminatorie. I pagamenti agli aventi titolo delle provvidenze finanziarie previste dall’Unione europea la cui erogazione è affidata all’Agea, nonché agli altri organismi pagatori riconosciuti ai sensi del regolamento (Ce) n.1306/2014 della Commissione, dell’11 marzo 2014, saranno disposti solo mediante accredito sui conti correnti bancari o postali. Questi dovranno essere indicati dai beneficiari e, agli stessi, intestati. Gli accrediti hanno per gli organismi pagatori effetto liberatorio dalla data di messa a disposizione dell’istituto tesoriere delle somme indicate.

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