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Italia Oggi

Fiera smart per il wine&beverage … Asse tra Veronafiere (che ospiterà l’evento) e Fiere di Parma. Ora è sfida aperta al Simei... Vinitaly e Cibus alleate. Così nasce la rassegna Wi - Bev... Nasce una nuova fiera, si chiamerà Wi - Bev e sarà dedicata alle tecnologie del settore wine&beverage. La rassegna sarà frutto di una consolidata collaborazione tra due top player del panorama fieristico italiano: Veronafiere - organizzatrice del Vinitaly e della fiera dedicata alle tecnologie della cantina e del frantoio, Enolitech - e Fiere di Parma, che ospita Cibus e Cibus tec. Le due società hanno costituito una joint venture paritetica, denominata Verona Parma exhibition, che si occuperà di organizzare la nuova fiera e altri eventi espositivi all’estero. Wi - Bev si terrà a Verona, ogni anno, in contemporanea con Wine2Wine, la manifestazione che chiama a raccolta nel polo scaligero buyer internazionali e professionalità del pianeta vino. E che, quest’anno, vedrà la partecipazione di 1.500 cantine a oltre 70 workshop, con più di 100 relatori internazionali. Proprio in occasione del prossimo Wine2Wine debutterà la preview della nuova manifestazione. Le date? Il 4 e 5 dicembre prossimi. I numeri? A regime, nel 2020, Wi - Bev (www.wibev. com) dovrebbe occupare almeno 30 mila mq espositivi. Il settore a cui si rivolge, per le sole tecnologie vinicole, pesa 3,6 mld di euro, di cui il 70% (2,2 mld) derivante dall’export (fonte dati Istat 2016). La strategia. Per capire la natura del nuovo appuntamento, ItaliaOggi ha raggiunto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, e l’amministratore delegato di Fiere di Parma, Antonio Cellie. “Vogliamo far confluire dal 2018 gli espositori Enolitech nel nuovo evento e ci aspettiamo che Parma faccia lo stesso con Cibus tec”, ha detto Mantovani. “Ma Wi - Bev avrà subito carattere internazionale”, ha svelato il d.g. scaligero: “Sono allo studio due eventi: uno nel Sud del Brasile, l’altro in Cina, ormai grande produttore di vini e beverage, dove stiamo costruendo una joint venture con un partner significativo sul mercato cinese”. E con Fiera Milano? “Quella con Parma non è una conventio ad excludendum per Milano”, ha chiosato Mantovani: “Manterremo gli impegni assunti e li estenderemo ad altri comparti”. Più di lungo periodo la visione di Cellie: “La collaborazione con Verona è fondamentale”, ha spiegato a ItaliaOggi l’a.d. di Fiere di Parma. “Dal 2015 abbiamo avvicinato le date di Salone del Mobile, Cibus connect (due giorni di incontri e B2B) e Vinitaly per facilitare i buyer. Nel 2019 faremo lo stesso. E stiamo pensando di anticipare le date di Cibus negli anni pari, previsto a maggio, a Mosso del Vinitaly”. Ma perché Wi - Bev è rilevante? Cellie la spiega così: “Siamo i secondi produttori al mondo di equipement per il vino, dopo i francesi. E nel beverage siamo secondi dopo i tedeschi. Sommando le quote di mercato nei due settori in un unico evento, siamo in grado di fare una fiera leader sul piano qualitativo a livello internazionale”. Lo scenario. La nuova manifestazione avrà format leggero, più orientato alla qualità della presenza espositiva e ai contenuti (prevista la consulenza scientifica di Assoenologi) che alla quantità, con l’ambizione di diventare rassegna itinerante. Ma ciò che appare evidente è il tentativo di andare a riempire un vuoto, generatosi di recente sul mercato fieristico. Il Belpaese, infatti, dal 1963 ha in faretra un evento dedicato alle tecnologie per enologia e imbottigliamento: il Simei, organizzato dall’Unione italiana vini. Cioè da produttori vinicoli, che, poi, sono i clienti di chi espone. Ma la 27ª edizione Simei, appena conclusa, ha scelto come palcoscenico non più il polo fieristico di Milano, ma gli spazi espositivi del Drinktec, la grande rassegna del liquid food e beverage, di Monaco di Baviera. Fatto sta che il “Simei alla tedesca” si è tenuto giusto nei giorni della vendemmia (chiusura il 19 settembre). E la cosa avrebbe generato mal di pancia e una nuova domanda negli espositori: avere una manifestazione annuale italiana dedicata al settore, collegata ai distretti produttivi, che fosse interprete delle esigenze di chi produce i macchinari e non fosse in contrasto con la stagionalità dei cicli produttivi di chi li acquista. Da qui la scelta di dicembre per Wi - Bev. Con buona pace del Simei, che - a meno di nuovi colpi di scena - dovrebbe tornare a Milano nel novembre 2019.

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