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Italia Oggi

Promozione vino, aiuti a raffica … Oltre al bando nazionale Ocm vino 2017 (da 14 mln) una sfilza di avvisi regionali al settore... In 15 regioni incentivi ad hoc. Scadenze tutte a novembre... Pubblicità, pubbliche relazioni, fiere e manifestazioni, campagne informative e studi di valutazione sono le attività che produttori di vini e organizzazioni possono finanziare grazie ai bandi aperti sullo strumento Ocm vino 2017. Fino al 3 novembre 2017 sarà aperto il bando nazionale indetto dal ministero delle politiche agricole, che finanzia progetti a carattere nazionale. È previsto uno stanziamento di oltre 14 milioni di euro. Se sul bando nazionale pendono alcuni ricorsi al Tar relativi alla precedente edizione, che potrebbero determinare l’annullamento anche di questo, sono invece pienamente operativi i bandi promossi dalle regioni, che si concentrano sulla promozione delle produzioni territoriali. Anche su questi le scadenze sono principalmente concentrate nella prima metà di novembre. Ammessi produttori di vino e organizzazioni del settore. Possono accedere alla misura della promozione del vino, sui mercati dei paesi terzi i produttori di vino, cioè le imprese, singole o associate, in regola con la presentazione delle dichiarazioni vitivinicole nell’ultimo triennio, che abbiano ottenuto i prodotti da promuovere dalla trasformazione dei prodotti a monte del vino, propri o acquistati e/o che commercializzano vino di propria produzione o di imprese ad esse associate o controllate. Oltre ai singoli produttori, la domanda di accesso al contributo può essere presentata da organizzazioni professionali per la promozione dei prodotti agricoli, organizzazioni di produttori di vino e loro associazioni, organizzazioni interprofessionali, nonché consorzi di tutela riconosciuti. L’accesso ai fondi è consentito anche ai soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli, con esclusione delle amministrazioni governative centrali, regioni, province autonome e comuni. I soggetti proponenti possono presentarsi anche sotto forma di associazioni temporanee di impresa e di scopo, costituende o costituite, consorzi, associazioni, federazioni e società cooperative, reti di impresa. Finanziabile la promozione al di fuori dell’Ue. I progetti di promozione ammissibili devono essere attuati in uno o più paesi terzi o mercati dei paesi terzi, intesi come paesi ubicati al di fuori dell’Unione europea. Possono prevedere il finanziamento di azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti europei, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente. Sono finanziabili anche spese per partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale, nonché campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione europea. Infine, i progetti possono prevedere studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione, purché tale spesa non superi il 3% dell’importo complessivo del progetto presentato. Le attività di promozione devono riguardare vini “confezionati” quali vini a denominazione di origine protetta, vini a indicazione geografica protetta, vini spumanti di qualità, vini spumanti di qualità aromatici e vini con l’indicazione della varietà. Contributo a fondo perduto del 50%. L’importo del contributo a valere sui fondi europei è pari, al massimo, al 50% delle spese sostenute per realizzare il progetto, con possibilità di elevazione all’80% per il bando nazionale in presenza di cofinanziamenti regionali. La restante quota delle spese è a carico del beneficiario. Per quanto riguarda il bando nazionale, nell’ambito dell’esercizio finanziario comunitario di pertinenza, il contributo minimo ammissibile, per ciascuna domanda, non può essere inferiore a 200 mila euro, qualora il progetto
sia destinato a un solo paese terzo o mercato del paese terzo, e a 100 mila euro per paese terzo o per mercato del paese terzo, qualora sia destinato a più paesi terzi o a più mercati di paesi terzi. Nell’ambito dell’esercizio finanziario comunitario di pertinenza, il contributo massimo richiedibile per ciascun progetto non può superare i 3 milioni di euro. I bandi regionali prevedono generalmente massimali e minimali differenti. Domande nazionali entro il 3 novembre 2017. I progetti relativi alla campagna 2017/2018, a valere sui fondi di quota nazionale, devono pervenire, pena l’esclusione, tramite corriere espresso o raccomandata o a mano, in plico chiuso e sigillato, timbrato e firmato dal legale rappresentante su tutti i lembi, con l’indicazione del mittente e di una dicitura specifica, entro e non oltre le ore 15 del 3 novembre 2017 al ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. I progetti a valere sui fondi di quota regionale, devono invece essere trasmessi agli indirizzi degli uffici delle regioni e delle province autonome competenti alla ricezione dei progetti sulla base di specifici avvisi.

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