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Italia Oggi

Ecco il Nespresso del vino. E la mescita è fatta col chip … Una startup francese traghetta il nettare di Bacco nell’Internet delle cose. L’innovazione si chiama D - Vine, un aggeggio che in Francia si è guadagnato la reputazione di essere il Nespresso del vino. A portare in evidenza la cosa è stato Le Figaro del 7 novembre 2017. Il principio è simile a quello delle famose macchine a capsula, con una differenza: il vino sostituisce il caffè i e al posto delle capsule c’è una bottiglia. O meglio, un flacone in vetro al cui interno è incapsulato un chip in radio frequency identification (Rfid). Si tratta di una speciale etichetta usata, in questo caso, per monitorare temperatura e ventilazione del vino, suggerendo come il nettare debba essere servito. Il target di riferimento delle macchinette del vino sono i clienti che hanno sviluppato un servizio in vetro. D - Vine, infatti, lo facilita e, al contempo, semplifica lo stoccaggio dei crus, visto che non sarà più necessario conservare bottiglie aperte in attesa di un amatore. I fondatori di D - Vine hanno fatto ricorso al know - how made in France per produrre il loro prodotto. I contenitori sono prodotti da Wit, una società che ha sviluppato bottiglie di vetro, protette da ben cinque brevetti. Mentre la consulenza elettronica è giunta da Ncwnext, una azienda con sede a Nantes. La macchinetta del vino è sul mercato a 890 euro. Il prezzo dei contenitori varia, invece, a seconda dell’annata, da 2.50 a 9 euro.

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