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ITALIA OGGI

Vino, il marketing fa bene all'Italia. La promozione fa conoscere le etichette all'estero ... Il vino italiano cresce, anche e soprattutto grazie ad internet. Se il Sassicaia infatti è oggi il vino più famoso del BelPaese, e Antinori l'azienda toscana più nota, seguita da Gaja, Biondi Santi, Castello Banfi, Caprai, Planeta, Frescobaldi, Bellavista, Ferrari e Ornellaia, tutto questo è certamente dovuto ad una grande azione di promozione delle aziende vitivinicole italiane, ma anche all'utilizzo dello strumento tecnologico per consolidare il vino italico nell'immaginario collettivo. Questo almeno è quanto emerge da un'indagine condotta su un campione di 8.894 enonauti, ovvero di appassionati di internet e di enologia, sulle griffe vitiivnicole nazionali, che hanno risposto ai quesiti di www.winenews.it, uno dei siti d'informazione sul vino più cliccati d'Italia, e realizzato in collaborazione con Vinitaly (www.vinitaly.com).
Gli enonauti di www.winenews.it hanno dimostrato di accordare grande credito al fascino esercitato all’estero soprattutto dai classici dell’enologia made in Italy (Barolo, Barbaresco, Brunello di Montalcino, Amarone della Valpolicella, Chianti Classico), ma anche i vini nati dal matrimonio fra vitigni autoctoni e internazionali sono ancora considerati grandi “ambasciatori” del vino italiano nel mondo.
Un dato indicativo è rappresentato dall’interesse degli enonauti, per adesso molto ristretto, ma sempre più crescente, verso i cosiddetti “vini veri” o “estremi”, frutto di caratterizzazioni stilistiche radicali o di tecniche particolari (come la biodinamica) con molte segnalazioni per la Ribolla Gialla di Gravner, il Trebbiano d’Abruzzo di Valentini, il Brunello di Montalcino Case Basse di Soldera, il Barolo di Bartolo Mascarello o i vini di Querciabella. Ma l’enologia italiana nel mondo non è solo griffe e “artigianato”. Hanno ottenuto buoni piazzamenti anche aziende di dimensioni importanti: Zonin, Gancia, Rocca delle Macìe, Mezzacorona, Santa Margherita, Duca di Salaparuta (Corvo), Sella & Mosca, Gruppo Italiano Vini (Giv).
Gli enonauti “sondati” da www.winenews.it sono prevalentemente di sesso maschile (82%), hanno un’età compresa fra i 30 e i 45 anni (54%), un elevato titolo di studio (l’85% è in possesso del diploma di scuola media superiore o di laurea) e un buono/ottimo livello socio-economico (imprenditore, bancario, avvocato, commercialista, ingegnere, medico, agente di commercio, architetto, commerciante ...).

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