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Italia Oggi

Vino negli States. Focus Confagri ... Analisi del mercato e nuove opportunità... Il mercato Usa è fondamentale per i vini italiani. La nostra viticoltura è di eccellente qualità, ma occorre cogliere le occasioni per far conoscere questi nostri capolavori da bere, continuando a lavorare con metodo in questa direzione”. A dirlo è Giandomenico Consalvo, presidente di Confagri Promotion società che ha organizzato il programma Top Italian Wines 2018 nell’ambito dell’Ocm Vino con l’obiettivo di conquistare i consumatori di California e Texas. L’attenzione verso il mercato à stelle e strisce si basa sui dati delle esportazioni. Secondo l’elaborazione dei dati Istat del centro studi Confagricoltura, dal 2014 al 2017 l’export di vino è cresciuto del 25,6% in volume e del 12,9% in valore, con prezzi medi al litro aumentati dell’11,3%. Si è infatti passati dai 298 mln del 2014
ai 336 mln di litri stimati per il 2017. Anche il valore delle nostre esportazioni ha registrato un aumento, per passare da un 1,1 mld a un 1,4 mld. Crescita in valore, caratterizzata da un incremento del prezzo medio al litro del vino italiano, passato da 3,8 a 4,2 euro (+11,3%). “Il vino è il prodotto italiano più esportato, con una leadership consolidata nel corso degli anni negli Usa, primo mercato al mondo, ancora in crescita”, continua Consalvo. Eppure “negli Usa il vino è ancora una bevanda “nuova”: rappresenta solo il 10% del totale dei consumi di alcolici”. Gli Stati Uniti sono di-ventati un mercato che apprezza tutti i nostri vini. Il trend premia i “classici” piemontesi, come il Barolo, e veneti, come l’Amarone. Per Confagri la tendenza è nel ricercare vini da vitigni autoctoni, ma anche i vini vulcanici, di altitudine e di confine.

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