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L’Italia potenza vinicola. Ma in tre mercati … Italia “superpotenza enologica”. È quanto emerge a chiusura del 2017 sul fronte esportazioni, “ma il nuovo record commerciale (+6,2% anno su anno, 5,9 mld di euro) non rende giustizia alla grande qualità delle produzioni”: a dirlo è il direttore generale Veronafiere, Giovanni Mantovani, secondo cui la produzione vinicola italiana “cresce più in qualità in vigna e in cantina che nel valore sui mercati”. L’analisi, giunge a distanza di un mese dall’apertura della 52° edizione di Vinitaly (15-18 aprile). “Il nostro export rimane pericolosamente ancorato sui primi tre paesi di sbocco (Usa, Germania e Uk) dove si registra un indice di concentrazione delle vendite del 53,4%, molto più di Francia e Spagna che allo stesso indice si fermano al 38,5% e 35,2%”, ha spiegato Mantovani. Secondo elaborazioni Vinitaly-Nomisma su base dati ufficiali dei diversi Paesi produttori, l’anno scorso si è chiuso con un nuovo record in valore dell’export mondiale di vino - oltre 31 mld di euro - con i principali player in gran crescita. Nella classifica per performance, vince l’Australia (+15,1% per 1,8 mld), seguita da Francia (+9,9%, 9,1 mld), Spagna (+6,5%, 2,8 mld), Cile (+6,3%, 1,8 mld) e Italia (+6,2%, 5,9 mld). L’Italia tiene bene con gli sparkling (+13,6%, 1,4 mld), traino della domanda mondiale anche nel 2017, mentre cresce meno sui fermi imbottigliati (+4,4%, 4,2 mld). Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato mondiale per Francia (+14,3% a 1,6 mld) e Italia (+3,6% a 1,4 mld), volano i partner asiatici e rallentano quelli europei. E nell’Ue si colloca oltre il 50% (3 mld di euro) del totale del commercio italiano di vino nel mondo: un’incidenza più alta rispetto alla Francia che vende nel Vecchio Continente il 41% del suo prodotto. Nella geografia delle esportazioni dei 2 Paesi leader, la Francia accelera ancora in Asia - che rappresenta ormai il 27% delle vendite globali transalpine (a 2,45 miliardi di euro) - mentre per l’Italia la stessa area vale il 7% dell’export, a 419 milioni di euro.