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ItaliaOggi

Lollobrigida: la crisi del vino? Non si vede … Il ministro delle politiche agricole, Francesco Lollobrigida, non ricorrerà a misure di contenimento della produzione nonostante si prospetti una vendemmia in crescita e le giacenze di vino siano superiori al 2024. Probabilmente il ministro conta anche sull’auto-regolazione dei singoli consorzi che in diverse denominazioni hanno opportunamente adottato misure di controllo della produzione: Valpoli cella (taglio delle rese), Primiti vo (stop ai nuovi impianti), Asti (taglio delle rese e stoccaggio), Montepulciano d’Abruzzo (stoccaggio). Secondo le previsioni vendemmiali di Assoenolo gi-Uiv-Ismea, quest’anno si stima una produzione di 47,4 mln/ett., +8% sul 2024. A causa delle variabili in gioco, l’anno scorso, a ottobre, Assoenologi stimò 41 mln/ett, ma il dato finale le Masaf fu di 44 mln/ett. Quan to alle giacenze al 31 luglio, ammontano a 39,8 mln di ett, +0,5% sul 2024. Lollobrigida ha detto con chiarezza che “numeri alla mano, la crisi del vino non si vede. L’anno scorso l’export ha stabilito il record di 8,1 mld di euro e nel primo trimestre del 2025 gli Usa hanno registrato +22%. La flessione del secondo trimestre si spiega con il magazzino fatto nel trimestre precedente. Tuttavia le previsioni non sono negative e l’Italia dispone di una capacità di promozione che non ha nulla da invidiare. Nemmeno ai francesi”. Lollobrigida ha però aggiunto che riconvocherà il tavolo di filiera per consultazioni, come fatto lo scorso 4 agosto, e che “compito di un buon governo è quello di prevenire, non solo curare”. Il presidente di Uiv, Lamberto Frescobaldi, è tornato sul tema della stabilità dei prezzi: “Con questi numeri sarà difficile garantire la giusta remunerazione alla filiera. Ci vedono con me Cassandre un po’ antipati che, ma se l’anno scorso si fossero tagliate le rese oggi staremmo meglio. Inoltre sono da rivedere le autorizzazioni dell’1% l’anno di nuovi impianti. Almeno non ridurlo come hanno fatto la Spagna e la Francia. Persino negli Stati Uniti si discute sull’opportunità di dare a tutti la possibilità di piantare in modo libero”. Infine, Frescobaldi ha auspicato una promozione straordinaria del vino italiano a partire dagli Usa e senza trascurare Uk, Canada e Brasile.

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