Le cantine salvano le api autoctone. I vigneti? Green … Maggior sostenibilità nei vigneti con le api e con le cantine che salvano gli alveari di razze autoctone. È quanto si propone il progetto “HoneyBees & Vineyard” della Fai (Federazione Apicoltori Italiani) con Fondazione Sostain e Intesa Sanpaolo. “Collochiamo alveari nei vigneti per una sperimentazione che si prefigge di offrire a tutto il mondo agricolo un nuovo modello di collaborazione. E misuriamo così la biodiversità e raccontiamo i territori delle case vitivinicole che hanno aderito all’iniziativa”, spiega Raffaele Cirone, presidente nazionale del Fai. “Honeybees & Vineyard” è un progetto di interesse nazionale, anche se nato in un contesto regionale, al quale partecipano 10 aziende siciliane (Feudo Arancio, Tenute Nicosia, Tasca d’Almerita, Donnafugata, Cantine Birgi, Planeta, Principe di Corleone, Fazio, Tenuta Gorghi Tondi) con l’intento di reintrodurre e salvaguardare le sotto specie autoctone in particolare, la cosiddetta “Ape Sicula o Siciliana” classificata, insieme all’Ape Ligustica, come api mellifere di interesse nazionale. Finora, gli alveari in vigna hanno svolto biomonitoraggio per evidenziare le criticità. Ma le api mellifere offrono opportunità anche per la certificazione della sostenibilità, viste le molteplici misurazioni che la loro collocazione in azienda consente di fare. Honeybees & Vineyard è stato selezionato dalla piattaforma “Fur Funding”, il crowdfunding di Intesa Sanpaolo.
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