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Italiaoggi

Il rosè vola nei consumi … Quasi 55 milioni di bottiglie prodotte e consumate ogni anno in Italia. La regione più celebre per la produzione è indubbiamente la Puglia, ma il fenomeno rosati ha contagiato tutta quanta l’Italia tanto da trovare vini rosè anche in. Chianti, alle pendici dell’Etna o in Piemonte Un fenomeno dei quale non esiste una vera “fotografia”, ma che l’Ovse, Osservatorio economico vini di Giampietro Comolli, ha provato a stimare. E viene fuori che in Italia si producono circa 55-60 milioni di bottiglie delle quali circa 17 milioni di spumanti di diversa origine e metodo, 20 milioni di frizzanti, 18 mln di tranquilli. L’export riguarda circa 6 milioni di spumanti e 28 milioni fra frizzanti, vivaci e tranquilli. Circa. il 30% delle bottiglie sono Dop, le restanti etichette recano nomi di fantastici, generici e Igp. Circa 20 mln sono consumate sul mercato interna Sempre secondo stime Ovse il valore all’origine della produzione, ovvero all’uscita dalla cantina, è di circa 171 milioni euro con un valore medio a bottiglia fra tutte le tipologie di 3,10 euro. Ammonta, invece, a circa 365 milioni di euro il giro d’affari del consumo nazionale ed estero nei diversi canali e Paesi, principalmente Germania, Austria, Svizzera, Russia, riferito alle bottiglie prodotte in Italia. I principali paesi produttori e consumatori di vino rosato sono Cile, Usa, Francia, Australia, Sud Africa, Nuova Zelanda, Italia, Spagna, Portogallo. In Italia la produzione è cresciuta del 13% negli ultimi otto anni con la Puglia che da sola genera il 40% dei vini rosati nazionali. E non è un caso che proprio un Puglia sia nato il Concorso enologico nazionale vini rosati d’Italia, giunto quest’anno alla 20 edizione. Presentato al Vinitaly, il concorso conta già numeri da primato grazie alle 280 cantine e 370 etichette da tutta Itala che hanno partecipato alla prima edizione. Sono ammessi al concorso vini tranquilli, frizzanti, spumanti e divisi in diverse categorie. La scadenza per l’adesione è il 22 aprile.

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