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Italiaoggi

Meglio un calice di vino che un bicchiere di birra ... Per uno studio danese esso riduce la mortalità del 50% ... Non è una novità, semmai la conferma di numerosi studi in materia: il vino fa bene ed è migliore della birra. Stavolta è uno studio danese a concludere che il rischio di mortalità globale è diminuito del 50% nei bevitori di vino, mentre è cresciuto fra chi predilige la birra e gli spiriti.
Un’altra recente ricerca condotta su maiali con eccesso di colesterolo ha evidenziato che soltanto il consumo di vino, rispetto alla vodka o all’astinenza da alcol, produce una vasodilatazione delle arterie. Questo avviene perché il vino, a differenza degli spiriti, contiene polifenoli, specialmente tannini, che si trovano nella pelle e nei semi degli acini. In particolare il resveratrolo, un antiossidante che impedisce al colesterolo cattivo di penetrare nella parete arteriosa e di stabilirvi un cumulo di grasso che, bloccando l’irrigazione del cuore, porta al blocco dell’arteria coronarica e all’insorgenza dell’infarto.
Al di là di questo, come ricorda il cardiologo francese André Vacheron, presidente onorario dell’Accademia nazionale di medicina, il vino sarebbe in grado di allungare la vita e di rallentare l’invecchiamento. Lo studio Paquid, effettuato su 4 mila persone ultrasessantacinquenni, ha mostrato che, tra i bevitori moderati di vino, il morbo di Alzheimer si manifesta molto meno frequentemente. Lo si deve soprattutto all’azione dei polifenoli, che stimolano la produzione di monossido di azoto e, con un effetto vasodilatatore, liberano la parete delle arterie. I vini rossi ne contengono di più (5 milligrammi per litro) in seguito a una fermentazione di diverse settimane in barrique di rovere che conferiscono tannini ricchi di polifenoli.
I cardiologi considerano il vino un alleato delle arterie. Purché, naturalmente, non se ne consumi troppo. In questo caso, infatti, si favorisce l’ipertensione. Se invece ci si limita a due o tre bicchieri al giorno, è possibile assistere a una diminuzione del rischio cardiovascolare nell’ordine del 30-40%.
Non è comunque soltanto il vino ad avere effetti benefici sul cuore. Occorre considerare l’insieme dell’alimentazione: la presenza di frutta, legumi e pesce è di grande beneficio nella prevenzione delle patologie cardiache. Al contrario, la birra e i superalcolici non hanno effetti positivi. Anche qui, tuttavia, un consumo moderato non produce danni, come hanno evidenziato altri studi medici.

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