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CULTURA

La Cité du Vin di Bordeaux (19 giugno) e il Museo del Vino di Torgiano (21 giugno) riaprono le porte

Nel mondo che rialza la testa i due templi della cultura enoica mondiale sono pronti ad accogliere di nuovo i wine lover

Nel mondo che rialza la testa e, con grande senso di responsabilità, prova a mettere da parte la paura e ripartire, il vino giocherà un ruolo fondamentale. Non solo in cantina, dove si torna pian piano a riaprire le porte agli enoturisti, ma anche nei due tempi della cultura enoica mondiale: la Cité du Vin di Bordeaux ed il Museo del Vino di Torgiano, in Umbria, della Fondazione Lungarotti. Il primo, inaugurato esattamente 4 anni fa, consacrandosi presto come un’attrazione imperdibile della città simbolo del territorio del vino più conosciuto al mondo, dove scoprire la cultura del vino e le sue civiltà nei secoli, attraverso il tour permanente, le esposizioni temporanee, i wine tasting sul Belvedere, workshop, conferenze e spettacoli dedicati, racchiusi in un’architettura evocativa ed attraverso metodi educativi innovativi, immersivi e sensoriali, riaprirà al pubblico - con tutte le misure del caso, dalle mascherine ai gel igienizzanti, oltre a speciali pellicole protettive che copriranno i touchscreen - il 19 giugno, dopo oltre tre mesi di chiusura (dal 14 marzo), mentre esposizioni, eventi e progetti sono stati posticipati al 2021.
Pochi giorni dopo, il 21 giugno, sarà, invece, la volta del Museo del Vino di Torgiano della Fondazione Lungarotti: unico nel suo genere, nato pionieristicamente nel 1974 (ed a cui dal 2000 è stato affiancato il Museo dell’Olivo e dell’Olio) per volontà della famiglia Lungarotti, tra i nomi del vino di riferimento in Italia e in Umbria, custodisce oltre 3.000 opere, divise in venti sale che raccontano 5.000 anni di storia del vino, e ne fanno il più grande al mondo, dove storia e bellezza si incontrano tra oggetti unici: vasi ittiti, kylikes attiche, bronzi etruschi, anfore e vetri romani, ceramiche medievali, rinascimentali e barocche fino all’età contemporanea, ferri da cialda, grafica ed editoria antiquaria. Per una collezione divisa in sette aree tematiche - Viticoltura, Il vino nel mondo antico, Simbologia, Arte, Vite, Vino e Arti del Fuoco, Artigianato, Incisioni e Disegni ed Editoria - pronta ad accogliere di nuovo i wine lover più curiosi da ogni angolo del mondo. Veramente una delle eccellenze, nel mondo, della cultura made in Italy.

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