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LA FAI SULLA MORIA DELLE API: SI ALLA SOSPENSIONE NEONICOTINOIDI MA SENZA DIMENTICARE LE ALTRE CAUSE

Centinaia di denunce degli apicoltori, prelievi delle Asl e responsi dei laboratori di analisi, confermano che le morìe di api, registrate nel corso della passata primavera, sono relazionabili soprattutto all’effetto dei prodotti concianti impiegati nella semina del mais. E’ per questa ragione che anche la Fai (Federazione Apicoltori Italiani), nella riunione che si svolgerà domani presso il ministero per le Politiche agricole, su convocazione del Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, chiederà la sospensione cautelativa dei neonicotinoidi.

“Questo non ci esime dal ricordare - sottolinea la più rappresentativa organizzazione apistica nazionale - che il fenomeno della sindrome da spopolamento degli alveari, vede nell’utilizzo improprio di alcuni prodotti in agricoltura una sola delle cause che concorrono alla formazione di un quadro di crisi generalizzata del settore. La sospensione dei neonicotinoidi, pertanto, solleverà gli apicoltori solo se nel contempo verrà posto in essere un serio piano nazionale per il controllo delle patologie esotiche, per la limitazione delle importazioni di api da Paesi terzi e per la reintroduzione di pascoli nettariferi e polliniferi ormai in via di rarefazione”.

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