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TENDENZE

La forza degli spumanti italiani capaci di proporre originalità dalle varietà di antica coltivazione

Una degustazione tra alcuni marchi affermati e realtà di nicchia della spumantistica made in Italy, con il Master of Wine Gabriele Gorelli

Lo sappiamo, gli spumanti sono una tipologia che attualmente è in grande spolvero, riuscendo ad assecondare, per esempio, i trend di consumo più aggiornati fino ad uscire dalla propria “comfort zone” enoica e storicamente naturale, per approdare addirittura alla mixology (con il caso Prosecco a rappresentare, da questo punto di vista, uno dei successi più eclatanti del made in Italy in bottiglia). E se il Prosecco è già stato abbondantemente scoperto anche nei mercati internazionali, l’Italia spumantistica regala altri vini attrattivi, identitari e originali, come ha raccontato, ieri, la degustazione a Vinitaly 2024, a Verona, “Coll under pressure Italy’s sparkling wine world”, condotta dal Master of Wine Gabriele Gorelli, che ne è stata una paradigmatica dimostrazione.
“Lo spumante per definizione - spiega Gorelli - è un vino di metodo e chi lo conosce intimamente e lo sa usare, non può che produrre vini come minimo ineccepibili”. Di più. Il variegato panorama enoico nazionale, ed anche questo è ormai un punto fermo, è un caleidoscopio articolato e, soprattutto, popolato da una ricchezza varietale unica al mondo. È proprio il coraggio di far dialogare un metodo produttivo - che sia Charmat o Metodo Classico - con i vitigni locali del Bel Paese, ad innescare un ulteriore cortocircuito virtuoso, pieno di soprese e di conferme. Ecco allora un’ampia selezione di spumanti - in maggioranza da vitigni autoctoni, ma anche ottenuti dalle classiche varietà francesi, allevate però in particolari terroir - che nel bicchiere, negli assaggi dello staff di WineNews, fa compiere un articolato viaggio del buon bere attraverso molte regioni italiane, dove la spumantistica è, talvolta, approdata in tempi lontani.
Il veneto Prosecco Valdobbiadene La Rivetta 120 di Villa Sandi, da Glera in purezza, profuma di mela verde, ma anche in confettura con tocchi leggeri di erbe aromatiche. In bocca, il sorso è sapido e lieve ad evocare l’apfelsaft. Possiede i toni terrosi dell’uva da cui è ottenuto, il Torbato, l’Alghero Torbato Brut di Sella & Mosca, spumante sardo dai tocchi aromatici di lieviti e torrefazione, ad anticipare un sorso sapido e affilato. Convince, ma non è la prima volta, il Metodo Classico pugliese RN 2019 di D’Arapì, ottenuto dal vitigno locale Bombino Bianco, che possiede aromi intensi di frutta gialla matura e un gusto deciso, saporito e generoso. Colpisce per incisività lo spumante campano Gioì Extreme Rosé 2020 di San Salvatore, ottenuto dal vitigno rosso per eccellenza della regione, l’Aglianico, dalla bocca gustosa e dai profumi ben a fuoco.
Brillante nei suoi aromi di piccoli frutti rossi e melograno il marchigiano Brut Nature Rosé La Hoz di Umani Rochi, dal gusto pieno e morbido ed ottenuto dalla varietà Montepulciano. Pinot Nero in purezza per l’Alta Langa For England 2019 di Contratto, spumante piemontese dal tocco aromatico affumicato e floreale, accompagnato da una progressione gustativa dolce e lieve. Naso ricco, che alterna frutta gialla polposa a tocchi agrumati per l’emiliano Puro 2013 di Francesco Bellei, ottenuto da Lambrusco di Sorbara in purezza, dal gusto sapido e godibile. Siciliano che arriva dall’Etna, il Nerello Mascalese in purezza Extra Brut 2016 di Murgo, dal naso terroso e fruttato, con tocchi di lievito e grafite, che possiede sorso fragrante e continuo. Toscano, naturalmente, il Sangiovese spumantizzato Ada Rosé 2016 di Podere Forte, raffinato nei suoi aromi di melograno, fragola e agrumi e dalla progressione gustativa fragrante e vivace.
Un vero e proprio “monumento” della spumantistica italiana il trentino Giulio Ferrari Riserva del Fondatore di Ferrari-Lunelli, che nella versione 2012 - Chardonnay in purezza - possiede naso classico di pan brioche, agrumi e frutti bianchi, ad accompagnare una bocca ampia ed affilata di solida e continua sapidità. Fresco ed immediatamente profumato il Lugana Pas Dosé 2008 di
Zenato, un altro spumante veneto, ottenuto da Trebbiano di Lugana, che in bocca è freschissimo e incisivo. Infine, un lombardo ed unico uvaggio - Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco - in assaggio: un notevole Franciacorta Vintage Collection 2009 di Ca’ del Bosco, che profuma di fiori e piccoli frutti di bosco su bocca fine, sapida e tese.

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