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LA SLOVENA CANTINA BRIC COME UNA ”DOGANA” PRESIDIA IL CONFINE TERRITORIALE FRA ITALIA, SLOVENIA E CROAZIA

Non poteva che essere sviluppata da un architetto cosmopolita come Boris Podrecca (triestino di nascita e professore alle università di Losanna, Parigi, Venezia, Philadelphia, Londra, Harvard- Boston e Stoccarda) l'idea che a segnare il confine fra tre stati distinti fosse una cantina e non una costruzione militare.

La cantina slovena Bric è caratterizzata da forme tese e si sviluppa più in lunghezza, che in larghezza, per ”aderire” meglio al confine che segna ed esprimere immediatamente il concetto di ”limes”. E' edificata sulle montagne del Karst, un'area culturalmente eterogenea segnata da una storia millenaria, che viene riproposta da Podrecca attraverso le potenzialità espressive delle pareti in pietra grezza: pietra naturale tagliata in tre diverse misure, posata senza uso di malta o intonaci. L'utilizzo di pannelli in legno per la realizzazione degli uffici e della sala di degustazione stabilisce invece una relazione con la tradizione istriana.

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