Il vino come mezzo di sopravvivenza su Marte. Al di là della fantascienza, una ricerca dalla Harvard Medical School potrebbe avallare questa tesi. Di fatti, nel vino si trova una sostanza, il resveratrolo che, secondo gli esperimenti per ora effettuati solo sui topi, favorirebbe la conservazione dei tessuti muscolari ed ossei in assenza di gravità.
Il principale problema per l’essere umano in assenza di gravità è infatti la tenuta corporea e specialmente quella ossea. Solo 48 ore nello spazio e un essere umano inizia ad avvertire sintomi come nausea, mal di testa e perdita d’appetito. Una lunga permanenza nella volta celeste e il corpo umano inizia letteralmente a cadere a pezzi. Specialmente i tessuti ossei iniziano a danneggiarsi seriamente, così come i muscoli iniziano ad atrofizzarsi.
Riduzione del volume del sangue, indebolimento del sistema immunitario, disfunzioni del cuore, inoltre alcuni astronauti hanno manifestato problemi alla vista. Questi sono i principali sintomi che impediscono la possibilità di vivere nello spazio per l’essere umano. Gli scienziati per ovviare a queste problematiche hanno iniziato a fare degli esperimenti per individuare un rimedio. Tra le sostanze che sembrerebbero contrastare la deriva del corpo umano in assenza di gravità, come riporta Sputniknews, è il resveratrolo che è contenuto nel vino.
Dunque, la risposta arriva dal team della Harvard Medical School, coordinato da Marie Mortreux ed è stata pubblicata sulla rivista Frontiers in Physiology. Tra le due cavie sottoposte ad esperimento, quella che ha assunto solo acqua, messa nelle condizioni simili a quelle dello spazio, ha presentato i sintomi di disagio comuni agli astronauti. Mentre, il topolino che ha assunto anche il resveratrolo ha subito un’usura, specialmente del tessuto osseo, notevolmente minore.
Dunque il grande sogno dell’uomo di arrivare nello spazio profondo, potrebbe avverarsi anche grazie al vino. Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per i produttori.
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