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La Stampa / Dossier Vinitaly

Il vino vip. Da Paolo Rossi a Moser e Alesi, tutti in cantina. Corsa al vigneto per grandi campioni ... Grandi campioni e il vino: un binomio che, con il passare del tempo, diventa sempre più stretto anche perché unire l'utile al dilettevole, una volta che si smette di essere protagonisti sui campi di gara, è piacevole assai. Uno degli ultimi grandi della storia del calcio, il nostro Paolo Rossi, capocannoniere ai Mondiali spagnoli del 1982, ha deciso di debuttare quest'anno con il suo vino, il Borgo Cennina (si tratta di un Sangiovese con piccole aggiunte di Cabernet Sauvignon e di Merlot), ottenuto dai vigneti, 5 ettari, che si trovano a Poggio Cennina, la tenuta toscana che il campione possiede in Val d'Ambra, nelle colline aretine. Ad accompagnare l'ex calciatore di Perugia, Juventus e Milan in questa avventura nel mondo del vino è Sergio Zingarelli, il presidente dell'azienda chiantigiana Rocca delle Macìe, che ha fornito al progetto enologico di Rossi il supporto tecnico e l'esperienza della sua azienda. «Questa collaborazione con Paolo Rossi - spiega Zingarelli - è nata prima di tutto da un rapporto di amicizia e da una immediata sintonia, perché è un personaggio di grande umanità. Il progetto è senza dubbio un passo in più anche per Rocca delle Macìe - continua Zingarelli -. Il nome di Paolo Rossi è evidentemente un valore aggiunto molto importante, ma ci siamo trovati subito d'accordo sul fatto che il vero protagonista doveva essere il vino. Credo che per il mondo enologico nel suo complesso sia un fatto positivo l'arrivo di personaggi sportivi del calibro di Paolo Rossi. A patto però che, come nel suo caso, il vino sia veramente vissuto come una passione e un impegno serio e non come un facile divertissement in cui le bottiglie si vendono solo grazie al nome più o meno famoso di chi le produce». Ma Pablito non è il solo: a guidare la folta pattuglia degli sportivi nel mondo del vino c'è un uomo che ha «fatto» la storia del calcio: si tratta dello svedese Nils Liedholm, stella del Milan negli anni Cinquanta e allenatore pluriscudettato, che produce da quasi un ventennio Barbera e Grignolino nella sua fattoria di Cuccaro nel Monferrato, Villa Boemia, oltre12 ettari. Comunque non c'è bisogno di appendere le scarpe al chiodo per cominciare ad indossare i panni del vignaiolo: Nicola Legrottaglie - difensore del Bologna - ha da poco iniziato la commercializzazione dei suoi vini, provenienti dalla Tenuta Legrottaglie, 4 ettari e mezzo di superficie vitata situati a Martina Franca in Puglia. Dal calcio al ciclismo il passo è breve: poteva un uomo del Trentino come Francesco Moser - recordman dell'ora, vincitore di un Giro d'Italia e di tante «classiche», ma anche per molti anni socio della Cantina La Vis, una delle più importanti realtà cooperative del mondo del vino italiano - restare fuori dai giochi? No di sicuro. Ecco quindi che Moser produce nell'azienda di famiglia Maso Villa Warth di Palù di Giovo, Val di Cembra, oltre 100.000 bottiglie di vino, qualcosa di più di un semplice hobby. Andiamo avanti: la «febbre del vino» coinvolge anche i campioni delle quattro ruote: Jean Alesi, indimenticato pilota della Ferrari, produce nel suo Chateau de Segreis, circa quattro ettari, un Côte du Rhone apprezzatissimo dal nome Clos de l'Hermitage. Portano invece la firma di Jarno Trulli, prima guida del Team Toyota, i vini dell'azienda Podere Castorani, in provincia di Pescara. L'azienda Castorani deve il suo nome al vecchio proprietario della villa, Raffaele Castorani, che nel 1793 la costruì: nel 2000 è stata acquistata da Trulli e conta oggi 32 ettari di curatissimo vigneto. Produce tre etichette: il Montepulciano Riserva, il Trebbiano e il Montepulciano, distribuiti dalla Meregalli, una delle aziende leader in Italia nella distribuzione di vini. (arretrato del 6 aprile 2006)
Autore: Enrico Biondi

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