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La Stampa / Specchio

Perchè spesso sulle etichette dei vini è riportato il nome di un vigneto ? Risponde Marco Caprai, produttore di Montefalco: "non si tratta di un moda o del capriccio di qualche produttore. Il nome del vigneto sull'etichetta delle bottiglie di vino risale all'Ottocento, in Francia, quando si cominciò a parlare di cru nel senso che intendiamo oggi e nacque la suddivisione in grand cru, premier cru, deuxieme cru, in base all'importanza, al prestigio, alla qualità del terreno vitato .... in Italia ci si sta rendendo conto dell'importanza di indicare il vigneto di provenienza in etichetta ... è sinonimo di eccellenza ed è una garanzia per il consumatore ... Inoltre, non ho nulla contro i vini cui sono dato nomi di fantasia ...".

Per Giorgio Rivetti, produttore di Castagnole Lanze: "i nomi di fantasia sviliscono e fanno perdere di identità la produzione vinicola, oltre a causare, soprattutto, un inevitabile confusione nei consumatori"

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