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La Stampa / Specchio

Nel Santuario del Brunello ... Montalcino è uno scrigno di tesori storici e artistici, sapientemente mantenuti dalla sensibilità tutta toscana verso il passato ... In questa cornice si colloca la parabola di un’azienda-mito dell’enologia mondiale: Banfi (tel. 0577/840.111) ... Il nome Banfi arrivò quasi subito e fu un sentito tributo alla figura leggendaria della zia Teodolinda Banfi, l’umile governate di un vescovo diventato papa (Pio XII, correva l’anno 1922) e che il Pontefice volle con sé nei propri palazzi del Vaticano a capo del suo staff personale. Fu Teodolinda a svezzare il piccolo John ... Nel 1978, la famiglia è sbarcata a Montalcino per acquisire il più bel castello della zona, facendone il sontuoso quartier generale delle sue operazioni vitivinicole in Italia e affidando la direzione aziendale all’enologo Ezio Rivella, che l’ha mantenuta fino agli inizi del 2000.
Ottocentocinqua ettari di vigneto e svariati milioni di bottiglie ... La Banfi è una “macchina da guerra” che macina successi ... La riserva di Brunello Poggio all’Oro è giustamente un must internazionale, ma anche etichette come Excelsus e Summus sono ben note agli appassionati ... ma anche realtà capace di realizzare prodotti più facili, per tutti i giorni e tutte le tasche: questo, e molto altro, è oggi Banfi.

I vini: azienda capofila dei “Supertuscans”, Banfi macina successi in tutto il mondo grazie ai suoi cavalli di battaglia: la Riserva di Brunello Poggio all’Oro, Sant’Antimo Exelsus e Sant’Antimo Summus. (arretrato de "lo Specchio de La Stampa" del 5 ottobre 2002)

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