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La Stampa / Specchio

Qui casa Verdicchio: nel '900 un gruppo di monaci benedettini si stabilì nel borgo di Matelica. Oggi nello stesso abitato marchigiano sorge in una cantina che ha fatto del Verdicchio il suo marchio distintivo ... L'origine del nome Fattoria La Monacesca ha radici lontane.
Infatti, nel 900 un gruppo di monaci benedettini in fuga dalle invasioni Longobarde decise di stabilirsi in un borgo di Matelica e lì costruì una piccola chiesa: da qui il nome. La zona dove sorge questa bellissima cantina, l’Alta Valle dell’Esino, e in particolare il comprensorio di Matelica, nelle Marche, ha caratteristiche particolari dal punto di vista orografico. Il terreno ha una grande ricchezza di sali minerali dovuta alla presenza, nel Paleolitico, di un lago salato e non, come si crede, alle correnti salmastre che giungono dal vicino mare Adriatico. Anzi, ci troviamo nell’unica valle marchigiana con orientamento Nord-Sud, cosa che impedisce alle brezze marine di raggiungere i filari e che crea un clima tipicamente continentale, con benefiche escursioni termiche fra giorno e notte.Grazie a questo insieme di fattori, il verdicchio trova qui il suo habitat ideale e qui le caratteristiche del vitigno si esaltano.
La Fattoria La Monacesca nasce nel 1966 grazie a Casimiro Cifola, industriale del settore delle calzature, che in quell’anno acquistò una parte degli attuali terreni (27 ettari in totale). Il 1973 è l’anno della prima produzione di Verdicchio di Matelica. Nel 1994, invece, per volontà del figlio Aldo - che ora segue in prima persona l’azienda con l’aiuto degli enologi Roberto Potentini e Fabrizio Ciufoli - si è deciso di piantare cinque ettari di sangiovese e merlot, per riportare in auge il Rosso Matelica, capace in passato di primeggiare in concorsi enologici internazionali. La produzione totale della cantina si attesta sulle 130/140 mila bottiglie all’anno, suddivise su tre linee di verdicchio e sull’unico rosso, il Camerte. I vini della Monacesca hanno il pregio di presentare una costanza qualitativa davvero invidiabile, segno della solidità dell’azienda, che riveste ormai un ruolo di primo piano non solo a livello regionale. La produzione della Fattoria La Monacesca si attesta sulle 140 mila bottiglie l’anno: tre etichette di verdicchio e un rosso.

Da provare

Verdicchio di Matelica Mirum Riserva 2001 - Frutto di una rigorosa selezione di uve, ha doti di grande eleganza. Il naso è segnato da un bel frutto maturo impreziosito da note minerali e speziate di grande finezza. In bocca è ampio e opulento, con un finale decisamente persistente, di raffinata sapidità. Prezzo in enoteca: 15 euro

Verdicchio di Matelica La Monacesca 2002 - Pur essendo stato prodotto in un’annata non felicissima, ha buon corpo, misurata acidità e decise caratteristiche di sapidità: merito di una vinificazione accorta e sapiente, che gli conferisce sicure capacità di migliorare nel tempo. Prezzo in enoteca : 9 euro

Camerte 2001 - Taglio di sangiovese e merlot affinato in barrique, ha profumi intensi di frutta rossa matura, con note singolari di radice di liquirizia. Di buona struttura, possiede una trama tannica fitta, una polpa ricca e morbida, un buon equilibrio complessivo e ottima persistenza. Prezzo in enoteca: 21 euro

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