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La Stampa / Specchio

Bianchi doc dell’isonzo. Tocai, pinot grigio, ma anche un ottimo merlot. Sono i fiori all’occhiello della cantina Ronco del Gelso, al confine con la Slovenia. Un’azienda che ha saputo sfruttare al massimo la pianura goriziana ... Badin sono gente di pianura e ci tengono a sottolinearlo. Le loro vigne si stendono sulla piana del fiume Isonzo, a pochi chilometri dal confine sloveno. E, infatti, dopo aver parlato spesso della collina come habitat naturale della vite, vale la pena sottolineare l’esistenza di un altro tipo di viticoltura, non certo meno nobile. In pianura è senza dubbio più difficile fare qualità, perché la pianta è rigogliosa, e lontano dalla collina il terreno è più ricco. Qui il produttore deve essere più attento, più rigoroso nelle potature e nel diradamento. E poi, diciamoci la verità, la pianura formata dall’Isonzo, storicamente ha sempre dato ottimi risultati. Perché quando si usa il termine terroir, non si parla solo di terreno e di condizioni climatiche, ma anche delle tradizioni storiche presenti in quella particolare zona.E la storia dei Badin si perde nella notte dei tempi, quando oltre alla vite si allevavano le bestie per la carne e il latte, si coltivavano il mais e altri cereali. Oggi alla guida della cantina c’è il giovane Giorgio, ma tutta la famiglia, come una macchina oliata a perfezione, gli fornisce un prezioso aiuto sia nei campi sia tra le botti. Ronco del Gelso produce 120 mila bottiglie contando sulla proprietà di 20 ettari. Il primo vino imbottigliato risale al 1988: 16 anni fa. Da allora si sono fatti passi da gigante dal punto di vista qualitativo.«Siamo fieri della nostra terra», racconta Giorgio. «Riesce a regalarci prodotti davvero speciali e tipici. Certo, bisogna conoscere bene il terreno e saperlo domare, altrimenti si rischia di realizzare prodotti senza carattere. I vini a cui sono più affezionato sono il Tocai e il Pinot Grigio, perché si tratta dei primi che abbiamo creato e perché sono fatti con vitigni che qui hanno una storia davvero centenaria».A onor del vero, bisogna aggiungere che i Badin si sono dimostrati dei maestri anche con i vitigni a bacca rossa: il loro Merlot, in particolare, è una delle massime espressioni dell’enologia friulana.

Ronco del Gelso - 34071 Cormons (Go) - Tel. 0481/61310

Da provare

Friuli Isonzo Merlot 2001

Un vino classico, che non segue le mode: non è troppo muscoloso e sovraestratto. Il colore è molto intenso, i profumi sono fruttati ed eleganti, in bocca ha grinta e carattere, con un finale che conquista. Longevo e ottimo da bere a distanza di anni. Prezzo medio in enoteca: 18 euro

Friuli Isonzo Tocai Friulano ’03

Un classico di casa Badin, una bottiglia molto riuscita, con un’interpretazione moderna. Colore giallo paglierino, intensi profumi fruttati (pesca, prugna bianca), al palato è carico di struttura. Nel finale si avvertono le tipiche note di mandorla. Prezzo medio in enoteca: 11 euro

Friuli Isonzo Pinot Grigio Sot Lis Rivis ’03

Il 2002, oltre a essere stata un’annata non troppo felice, ha funestato i raccolti di Ronco del Gelso con più di una grandinata. Giorgio ha deciso di portare l’uva a estrema maturazione, con l’obiettivo di realizzare un prodotto in stile quasi alsaziano. Prezzo medio in enoteca: 12 euro

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