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La Stampa / Specchio

Prosit dall'abbazia. La cantina è quella altoatesina di Novacella, un tempo rifugio per i pellegrini in viaggio verso la Terra Santa e oggi centro di produzione di ottimi vini, specialmente bianchi aromatici ... L'abbazia di Novacella, fondata nel lontano 1142, è da sempre un punto di incontro. Rappresenta, anzi, una vera e propria cerniera tra la cultura del Nord Europa, quella germanica in particolare, e quella del Sud, rappresentata da Roma e dalla Penisola italica. In questo suggestivo angolo dell’Alto Adige, protetto da vette imponenti innevate per la maggior parte dell’anno, si sono fuse due civiltà e si è creata cultura. Fin dalla sua fondazione, Novacella offrì ricovero ai pellegrini in viaggio verso la Terra Santa e fu un importante centro spirituale e culturale noto in tutta Europa.I monaci, tra queste mura, hanno sperimentato nuove tecniche in ogni campo dello scibile: dalle miniature all’erboristeria, per giungere fino alla viticoltura. Questa zona, infatti, è da sempre un luogo vocato per la produzione di uva, sia a bacca bianca sia a bacca rossa. L’abbazia conta su alcuni ettari di proprietà collocati nelle immediate vicinanze della bella costruzione e su altri terreni nei pressi di Colterenzio. Altre partite di uve sono conferite da una cinquantina di piccoli agricoltori seguiti costantemente da Celestino Lucin, giovane e appassionato cantiniere di Novacella, e da Urban Von Klebersberg, il dinamico amministratore laico della struttura agostiniana. I vigneti sono posti ad altitudini variabili, che vanno dai 250 fino ai 750 metri sul livello del mare. Si riscontrano, quindi, differenze climatiche molto sensibili. Per questo motivo è stata effettuata un’accurata selezione delle varietà viticole da impiantare, scegliendo quelle che meglio si adattassero all’esposizione dei filari e alle temperature riscontrate. La linea di punta dell’abbazia è la Praepositus, dedicata a tutti gli abati che si sono succeduti alla direzione in quasi 900 anni. Da citare l’ottimo Moscato rosa, il Valle Isarco Gewürztraminer, dalle persistenti note aromatiche, e il Pinot Grigio, dal rapporto fra qualità e prezzo sorprendente.

Abbazia di Novacella, Frazione di Novacella, Varna/Vahrn (Bolzano), tel. 0472/836189

Da provare

Valle Isarco Kerner Praepositus ’03 - Un vitigno davvero interessante, frutto di un incrocio tra riesling e schiava, che dà vita a uno dei migliori bianchi della regione. Ricco di profumi, lascia in bocca una sensazione di freschezza e di pienezza da vero campione. Prezzo medio in enoteca: 14 euro

Valle Isarco Sylvaner Praepositus ’03 - Un’uva coltivata ad altitudini non elevate, perché ha bisogno di tutta la potenza del sole per esprimere le sue caratteristiche, in particolare una grande complessità di profumi. Il vino si caratterizza per le sue note minerali. Prezzo medio in enoteca: 12 euro

Valle Isarco Sauvignon Marklhof ’03 - Questo vino arriva dall’omonimo maso, posto nelle immediate vicinanze di Bolzano, e si distingue non solo per i profumi di salvia e di foglie di pomodoro, ma anche per il corpo e la consistenza al palato. Date le sue qualità, il prezzo è decisamente concorrenziale. Prezzo medio in enoteca: 11 euro.

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