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La Stampa / Specchio

Dai polli agli acini ... Avevano acquistato un terreno per dar vita a un allevamento avicolo. Ma il ritardo della burocrazia ha convinto i fratelli Castagnedi a «ripiegare» sulla vigna. Così si sono messi a produrre ottimi vini ... La Tenuta Sant’Antonio è una cantina molto giovane, nata solo a metà degli anni Novanta, ma è riuscita nel breve volgere di un decennio a inserirsi nell’Olimpo della viticoltura veneta.
Il fatto più curioso è che l’azienda vitivinicola ha visto la luce grazie a uno strano gioco del destino. I quattro fratelli Castagnedi avevano acquistato un podere chiamato Monte Garbi (che in dialetto indica una zona spoglia, arida e di conseguenza difficile da coltivare) con l’obiettivo di dar vita a un allevamento di polli. A questo punto è entrata in gioco la tanto vituperata burocrazia italiana, che ha rallentato l’ottenimento degli agognati permessi facendo, così, un grosso piacere agli appassionati di vino.
I Castagnedi, infatti, stanchi di aspettare le carte per la costruzione dell’allevamento, decisero di dedicarsi alla viticoltura, un’attività svolta già dal papà e dallo zio, conferitori della coop di Colognola ai Colli nel comprensorio di Soave. «Fin da principio», racconta Armando, il maggiore dei fratelli, «abbiamo deciso di produrre vini che rispecchiassero il territorio, ma che allo stesso tempo fossero moderni, puntassero cioè sulla freschezza, la finezza e l’eleganza. Il terreno del Monte Garbi ha rivelato grandissime doti: la scarsa ricchezza del suolo ha contribuito a regalarci uve molto concentrate e adatte all’appassimento».
La Tenuta Sant’Antonio è posta nella valle di Mezzane, sul confine tra i due principali comprensori vitivinicoli della regione, la Valpolicella e il Soave; proprio per questo la gamma delle etichette è molto nutrita, oltre che di grande qualità. Una delle caratteristiche principali dell’imponente batteria di vini è di prolungare gli affinamenti delle diverse etichette, anche per quanto riguarda i vini bianchi. Il team che lavora in azienda è giovane, affiatato e naturalmente familiare: Paolo Castagnedi si occupa della cantina, i due fratelli Massimo e Tiziano si dedicano alla vigna, Armando è il responsabile commerciale.
Tenuta Sant’Antonio
Mezzane di Sotto (Vr)
Tel. 0457-650383
Da provare
Amarone della Valpolicella Campo dei Gigli 1999 - Un vino che di anno in anno dimostra di essere ai vertici della categoria. Al naso è profondo: sono riconoscibili sfumature terrose, minerali, con richiami ai fiori, alle erbe alpine e al cacao.
Prezzo medio in enoteca: 55 euro
Valpolicella Sup. la Bandina 2000 - Un vino molto «coraggioso», visto che esce quattro anni dopo la vendemmia e per questo è uno dei migliori Valpolicella in commercio. L’uso della barrique si fa sentire, ma le note olfattive sono così complesse da conquistare il degustatore.
Prezzo medio in enoteca: 16 euro
Valpolicella Sup. Monti Garbi ‘01 - Un vino davvero gradevole e fresco, che non per questo è semplice e scontato, anzi: esprime un ottimo rapporto tra la qualità e il prezzo. Di colore rosso intenso quasi violaceo, ha profumi minerali e fruttati, con un’ottima intensità in bocca e un finale lungo e complesso.
Prezzo medio in enoteca: 12 euro

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