02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Stampa / Specchio

La freccia dell’Oltrepò. È stata tra i fornitori della casa sabauda. Oggi la cantina di Casteggio è una delle realtà più importanti del Pavese. Merito di aver puntato anche sui vitigni autoctoni come la croatina ... La cantina Frecciarossa ha radici antiche. Nei primi anni del Novecento ha avuto il privilegio di essere inserita tra i fornitori della real casa sabauda, ma già durante il periodo risorgimentale il nome della tenuta era inserito nelle carte militari dell’epoca.
La costruzione della bella villa padronale si deve, infatti, all’ingegner Valsecchi, direttore della linea ferroviaria Torino-Piacenza, che nel 1860 decise di trasferirsi a Casteggio, nell’Oltrepò Pavese. Il periodo di massimo splendore l’azienda l’ha vissuto subito dopo la Seconda guerra mondiale, sotto la direzione di Giorgio Odero, che la fece diventare una delle cantine più prestigiose della zona. Dopo la sua morte, la figlia Margherita, laureata in Scienze agrarie, ha preso in mano la conduzione dei vigneti di proprietà e ha contribuito a tenere alto il nome dell’impresa.
Negli ultimi anni sono cambiate molte cose in azienda, a partire dall’assunzione come direttore tecnico di Claudio Gori, che ha dato nuovo impulso alla produzione vitivinicola. Sono stati investiti capitali sia nella ristrutturazione delle cantine sia nel rinnovamento degli impianti viticoli. «L’obiettivo è rimasto quello di prima», spiega Claudio Gori. «Produrre, cioè, vini che rispecchino al meglio il territorio e che riescano a esprimere un rapporto ideale tra la qualità e il prezzo. Per raggiungere questi risultati abbiamo puntato con ancora maggiore convinzione su vitigni autoctoni come l’uva rara e la croatina, senza dimenticare il pinot nero e il riesling, che hanno fatto le fortune dell’Oltrepò. Nel vinificare i vini base mettiamo la stessa cura applicata a quelli considerati top, e allo stesso tempo i nostri numeri non molto alti ci permettono di controllare il processo produttivo con la massima attenzione».
Gli ettari vitati sono più di venti, con una produzione totale che non supera le 100 mila bottiglie. Il team aziendale, oltre alla famiglia Odero, conta naturalmente su Claudio Gori, ma anche sulla preziosa consulenza enologica di Gianluca Scaglione.

Frecciarossa
Casteggio (Pv)
Tel. 0383-804465

Da provare
Pinot Nero Giorgio Odero 2000 - Affinato in barrique per 12 mesi, ha un bouquet molto elegante, in cui le note di frutta rossa sono unite a quelle della vaniglia rilasciate dal legno. Anche in bocca si rivela elegante e armonico, con un finale lungo e coinvolgente. Prezzo medio in enoteca: 18 euro
Rosso Le Praielle 2001 - Da uve croatina, barbera e uva rara, un vino dal colore rosso rubino, che al naso evidenzia profumi di frutta rossa (ciliegia e fragola) e di spezie dolci. Al palato ha un ingresso fresco e pieno, sapido e dal buon equilibrio. L’acidità è ottima. Prezzo medio in enoteca: 10 euro
Riesling Renano Gli Orti 2003 - Dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, ha profumi di frutta bianca e di fiori, delicatamente minerali. Il gusto è sapido, con una bella freschezza di fondo, ideale per l’estate; di buona lunghezza, ha un finale dalla gradevole persistenza gusto-aromatica. Prezzo medio in enoteca: 8 euro

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024