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La Stampa / Specchio

La bottiglia ... Il barolo di Giuseppe Rinaldi, come vuole la più pura delle tradizioni langarole, vinifica insieme le uve nebbiolo provenienti dai due celebri cru: Brunate e Le Coste. Il risultato è un vino intenso, mai troppo muscoloso, che mette la finezza e l’impronta di territorio davanti a tutto. Un’etichetta che rispecchia il terroir che lo vede nascere.

Bnrunate - Le Coste 2001

Denominazione              Barolo
Tipo di Vino                    Rosso fine ed elegante
Regione di origine           Piemonte
Terreno                          Marnoso e limoso
Uve                               Nebbiolo
Raccolta                        Seconda decade di ottobre
Vinificazione                   Vinificazione in acciaio
Alcol                              14% vol.
Temperatura di servizio   16-18 gradi
Resa per ettaro              50 quintali di uva
Bottiglie prodotte           10.500
Maturazione                  36 mesi in botti di rovere di Slavonia da 35 ettolitri
Affinamento                  8 mesi in vetro
Colore                           Rosso granato di media luminosità
Profumo                       Amarena, liquirizia, pepe, tabacco, chiodi di garofano
Sapore                         Pieno, fresco, elegante, con tannino maturo e mai fastidioso
Prezzo                         In enoteca 37 euro

Critico, un uomo d’altri tempi
Giuseppe Rinaldi - per gli amici e gli estimatori, Citrico - è un personaggio d’altri tempi, con l’immancabile sigaro spento che gli pende al lato della bocca e la cravattina di pelle sopravvissuta al succedersi delle mode. E Giuseppe è proprio uno di quei produttori che probabilmente non conosce neppure il significato della parola moda: il vino lo fa da una vita come piace a lui, senza cedere al lusinghiero richiamo della barrique, utilizzando macerazioni lunghe e laboriose. Di lui si conoscono principalmente i due Barolo: il Brunate Le Coste e il Cannubi San Lorenzo-Ravera. Ma Rinaldi prepara, soprattutto per i conoscenti e gli appassionati, anche altre etichette, la Freisa in particolare. Vinificando questo vitigno autoctono Rinaldi realizza un vino di grandissima qualità e di forte personalità. Per chi ama il vino, visitare la piccola cantina di Giuseppe Rinaldi (26 mila le bottiglie prodotte) rimane un’esperienza intensa e imperdibile. A tutti coloro che lo vogliono fare consigliamo di telefonare con largo anticipo. Rinaldi Barolo (Cn) Tel. 0173-56156

L’altra etichetta - Dolcetto d’Alba 2004
Da un’annata molto produttiva e con condizioni meteorologiche ottimali per la produzione di vino, ecco un dolcetto realizzato con bravura. Il colore è rubino concentrato, quasi impenetrabile; al naso regala intensi profumi fruttati con nuance di mora, ciliegia, liquirizia, spezie dolci e tracce balsamiche. Al gusto è fresco, godibile e in pieno equilibrio tra la componente acida e quella tannica. Prezzo In enoteca: 9 euro
(arretrato di La Stampa - Specchio del 9 settembre 2006)

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