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La Stampa / Speciale Vinitaly

Orgoglio subalpino ... Con oltre 600 espositori, 14 Docg e 46 Doc, la Regione Piemonte conferma la sua leadersip nel panorama vitivinicolo italiano... Il cartellone di Casa Piemonte è ricco di appuntamenti e di eventi: dalla presentazione di libri a tema alla degustazione di Gattinara e Ghemme. Ampio spazio verrà dato anche al contributo femminile... “Casa Piemonte” occupa ancora una volta il padiglione 9 di Vinitaly. Un riferimento ormai consueto per un team che schiera oltre 600 espositori, oltre a un gruppo di aziende nel padiglione 11 e il Consorzio d’Asti al 7b. La squadra, coordinata da Regione e Unioncamere, propone i suoi gioielli (14 Docg e 46 Doc), in attesa della nascente Doc Piemonte, la denominazione più estesa e rappresentativa della vitivinicoltura regionale (quasi 47 mila ettari di territorio vitato). Il disciplinare è già stato oggetto di una pubblica audizione e ora è all’esame del Comitato Nazionale Vini. Nel 2009 la produzione piemontese è stata di 2.858.154 ettolitri (su circa 44,5 milioni nazionali); 28 mila sono le aziende censite nel settore su 112 mila imprese agricole totali; 280 le imprese industriali produttrici di vini e distillati con circa 3300 addetti; 54 cantine cooperative con 15 mila soci; 335 milioni di euro il valore del vino ai prezzi di base, che rappresenta il 10% dell’intera produzione agricola regionale; 14 le enoteche. Sul fronte dell’export il valore arriva a 1156 milioni di euro, circa il 32 per cento dell’export agroalimentare regionale. Ancora: il Piemonte esporta il 60 per cento del vino prodotto (il 70% assorbito dai Paesi Ue, il restante 30% dai Paesi extra Ue). Numeri che fotografano il vigneto subalpino, dalle Langhe al Roero e al Monferrato, sino alle terre del Piemonte orientale, dove i Nebbioli respirano l’aria del Monte Rosa. Un sistema che da anni si è affermato nel panorama vitivinicolo italiano e mondiale, coniugando il passato con l’innovazione. In questa direzione si colloca l’assegnazione della Gran Medaglia Cangrande (conferita ogni anno ai benemeriti della vitivinicoltura) a Giacomo Oddero, viticoltore e produttore (Barolo e Barbaresco) nella storica cantina di La Morra (Cuneo). Oddero è stato anche uno dei protagonisti della vita politica ed economica, come sindaco di La Morra, assessore all’agricoltura della Provincia di Cuneo e presidente della Provincia e poi ai vertici di fondazioni bancarie. Ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita delle prime denominazioni d’origine di vini come il Barolo e il Barbaresco, nel riconoscimento delle Dop del Castelmagno, Raschera, Bra. A lui si deve la valorizzazione di altre eccellenze come la Nocciola Tonda Gentile delle Langhe e il Tartufo d’Alba. Il cartellone made in Piemonte è ricco di appuntamenti e alcuni sono declinati al femminile. S’incomincia con la presentazione della ricerca nazionale “La vigna in rosa, numeri, impegno, aspettative dell’imprenditoria”. Il giorno dopo sarà presentato il libro “Donne in vigna” di Mario Busso e Angelo Concas e, ancora, sabato incontro con la delegazione del Piemonte Donne del Vino e omaggio a Matteo Correggia e al Roero, con il libro “La cometa del Roero” di Sergio Miravalle e l’intervento di Ornella Costa Correggia. Un richiamo al Risorgimento e all’Unità d’Italia venerdì 9 aprile con due grandi Docg a cavallo del Sesia, il Gattinara e il Ghemme, protagonisti di una degustazione.

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