La Stampa / Tempo Libero

In cantina - Un Barbaresco da provare ... Questa vendemmia non poteva essere migliore: darà meno vini e di qualità. Tradotto, significa: meno bottiglie in un momento in cui ritornano le scorte (soprattutto dei grandi vini) e mantenimento dei prezzi. Quando arriva settembre mi scatta una smisurata voglia di Barbaresco. I canoni d’abbinamento cibo-vino lo vorrebbero con i secondi, ma la spinta ad abbinare i vini alle stagioni, m'ha abituato al binomio settembre-nebbiolo.

Sì, certo, non ci starà benissimo con la carne cruda, ma già con un risotto mantecato con un formaggio saporoso, il Barbaresco del Rio Sorso 99 di Cà Romé si accoppia. Ho celebrato la mia voglia di nebbiolo un mezzodì all'Osteria dell'Arco di Alba, pescando dalla carta il produttore preferito: Romano Marengo o della versatilità del Barbaresco. Lui ne produce di tre tipologie: uno di base e il Rio Sorso, che ha color mattone scarico; al naso è fine e, senti l'odore del tabacco e della viola con un leit motiv un po' balsamico. In bocca è filigranoso, intenso, ghiotto. E va benissimo a tutto pasto. Il Barbaresco roboante si chiama invece "Maria di Brun" (la capostipite).

Un bicchiere dal colore più intenso; al naso la viola si fa più matura, la mano del terreno si esprime in mineralità, i profumi che all'inizio parlano di legno, vengono sopraffatti dal sottobosco; in bocca è tannico, allappante, di persistenza lunga. Quando lo accosto al brasato o alla faraona, inizia un dialogo amoroso di piaceri corrisposti. Lui produce anche un Barolo ("Rapet") ed un Langhe rosso di uvaggio antico (nebbiolo e barbera) che è da provare. Si chiama infatti "Da Pruvè".

Cà Romè, Barbaresco, Tel. 0173 635126, una bottiglia di Barbaresco Maria di Brun: 35 €