La Stampa / Tempo Libero

Il Barbera e la Barbera ... C'è quello che ricorda la nocciola tostata, l'altro che ha la nuance di vaniglia, l'altro ancora che sembra un bosco. Se non svelassimo di che vino stiamo parlando, potremmo definirlo della Doc Torre di Babele. In realtà è "la" Barbera, o "Il" Barbera (al maschile per i campioni più vicini al legno che al profumo del vino). Siamo reduci dal "Barbera Meeting", con 138 assaggi di una tipologia di vino che stenta ad identificarsi.

La degustazione di Barbera del Monferrato, il primo giorno, con sorpresa, non porgeva un frizzante (ci saremo sbagliati a pensare che il vino con quel nome fosse frizzante?). Segnalare poi nel campione di Giorgio Cantamessa di Casorzo, un raro Barbera d'Asti con la viola pulita al naso che rappresentava il tipico, è stato una sorpresa.

La miglior coerenza c'è stata nel "Nizza", la superdoc della Barbera d'Asti, mentre nei campioni "superiore", la Torre di Babele ha preso il via. Il professor Gerbi, un giorno, disse: "E' difficile assaggiare una Barbera che sappia di Barbera". E aveva ragione. Provocazione per provocazione, vogliamo raccontarvi di una bottiglia che abbiamo finito fino all'ultima goccia. La produce Francesco Battuello, con un gruppo di suoi amici a Terzo d'Acqui da vigne di 65 anni.

E nell'etichetta, oltre alla foto del terreno in cui affondano le viti, c'è scritto: "Vino non allevato in barrique". M'è sembrata una bella donna senza trucco (non ne ha bisogno), genuina come certe personalità di queste campagne. Aveva il colore violaceo della Barbera, il profumo tra la mandorla e la viola. In bocca la sua acidità era carezzevole, voluttuosa. E l'ho amata, come una Barbera che evoca memorie… anziché blandire sempre i mercati.

Le Torrette di Terzo, Terzo d'Acqui (Alessandria)
tel. 0144 594411, una bottiglia di Piemonte Barbera 2000: 18 euro