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La Stampa / Tempo Libero

La rivincita del Brut contadino ... La prima bottiglia fu di un vino passito rosso ricevuto in regalo, che assaggiai con curiosità. Era setoso, dolce ma non troppo, comunque non stucchevole, e si abbinava bene col cioccolato. Più tardi scoprii che veniva prodotto con uve merlot, cabernet, barbera e nebbiolo raccolte a fine maturazione e subito messe in cassette di legno per l'appassimento di 2 mesi in fruttaio. Da allora guardai sempre con simpatia questa azienda che, tra le stelle della Franciacorta, non emergeva come doveva. Chissà, forse è il destino di chi è abituato a lavorare sodo senza occuparsi di comunicare. La Bredasole la fondò Giacomo Ferrari. E il fatto che i tre figli Luigi, Michelangelo ed Emanuel proseguano l'avventura dei valori che gli sono stati trasmessi.A distanza di 15 anni, ecco un nuovo stupore, questa volta per gli spumanti, assaggiati prima con un piatto di luccio pescato nel lago D'Endine, poi in solitudine. Per sentire la fragranza del loro Brut prodotto con uve chardonnay, pinot bianco e pinot nero; la cremosità avvincente del Satèn, di sole uve chardonnay che colpisce per il perlage molto fine e persistente, dovuto anche al riposo sui lieviti per circa 20 mesi e ad una parte della cuvèe affinata in barrique. Al naso ha note floreali e di crosta di pane; al palato segna eleganza e pienezza. Più importante, con le "spalle larghe" è il Brut Pas Dosè che rimane sui lieviti per 44 mesi. Dai loro 17 ettari ottengono uve per circa 120 mila bottiglie tra cui il Terre di Franciacorta Rosso "Spigolato", prodotto come si fa con l'Amarone, dalla raccolta tardiva delle uve e successivo appassimento. Ma il loro spumante fragrante, oggi, rappresenta la rivincita del brut contadino, che ha pure la misura del prezzo.

Bredasole, Paratico (Brescia), tel. 035/910407, una bottiglia di Franciacorta Brut Saten: euro 15

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