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La Stampa / Tempo Libero

In cantina - Il Lambrusco di Parma piace ai francesi ... Questo Lambrusco me lo hanno segnalato l’Inutile Tinto e Federico Quaranta di Decanter, quasi sorpresi che gli piacesse da morire un vino frizzante. In un mondo dove "se la tirano in tanti", dove i suggeritori la “girano" sulle solite 30 etichette, cosa volete che ci faccia un Lambrusco? E invece è arrivato il momento di dire che è un grande vino, simbolo della gioia di vivere di quella gente della bassa parmense, che se lo concede col Culatello. E poi d'estate cosa c'è di meglio di un Lambrusco, meglio se clamoroso come questo Otello. È un piacere versarlo nel bicchiere ampio (da Barolo, sacrilegio!), e vederne la spuma rosa che non cede, quasi fosse un soufflé. Il colore è rosso profondo, al naso senti invadere il lampone. Vuoi berne, ma non in misura da assaggiatore, bensì da bevitore. Ed è cremoso con un cenno tannico. Otello Ceci, negli Anni 30, investì su una varietà originale di uve Lambrusco, per colori accesi e aromi intensi: il "Maestri". Più di mezzo secolo di lavoro ha fatto da apripista ad Alessandro, enologo, Maria Teresa, Chiara e Paola Ceci. A loro il merito di aver portato questi vini dai tavoli di un'osteria emiliana a quelli dei ristoranti di mezzo mondo: 50 mila bottiglie vendute alla ristorazione francese. Punta di diamante rimane l'Otello 2004 (30 mila bottiglie) da un vigneto particolare di "Maestri", tra la pianura e la collina parmense. Vendemmiato ai primi di ottobre, subisce una macerazione su bucce a bassa temperatura (circa 6/7 giorni) per esaltare gli aromi; l'affinamento è in acciaio e la presa di spuma in autoclave dura 3 mesi. Altro gioiello è il Lambrusco "Terre Verdiane", ottenuto da uve "Maestri" e "Marani", per un vino più acidulo e fresco. E che piacere berne con voluttà.
Cantine Ceci - Torrile (PR)
Tel. 0521810252, una bottiglia di Lambrusco Otello: euro 15

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