La Stampa / Tempo Libero

Five Roses: un rosato ecumenico ... Da un paio d'anni sono tornati in auge i vini rosati, appannaggio del Sud Italia, con Puglia, Abruzzo e Calabria in pole position. Un rosato da farci l'amore è il Cirò di Librandi e, se ne parli con Nicodemo, ne senti delle belle su questo vino che pochissimi sospettano abbia «corpo». Un altro rosato da podio lo fa Masciarelli in Abruzzo da uve Montepulciano. Entrambi vanno accostati al pesce. C'è tradizione di rosati anche al Nord, in particolare sul lago di Garda dove il Chiaretto si sposa con gli agoni e i pesci di lago. Ma il primo rosato che ricordo era pugliese, fragrante oltremisura, di Leone de Castris. Porta un nome esterofilo, Five Roses, e nel 1943 è stato il primo rosato a essere imbottigliato in Italia. Il nome deriva da una contrada nel feudo di Salice Salentino che si chiama «Cinque Rose», perché per svariate generazioni di De Castris nacquero sempre cinque figli. Durante l'ultima guerra, il rosato salentino venne esportato negli Stati Uniti e nacque così il «Five Roses». La storia di questa cantina ha tre secoli, giacché nel 1665 Oronzo Arcangelo Maria Francesco Conte di Lemos (nipote di Ferrante e Francisco, entrambi viceré spagnoli in Italia) fece nascere la cantina, arrivando a possedere cinquemila ettari, coltivati a vite, olivo e grano. L'imbottigliamento dei prodotti iniziò solo nel 1925 con Piero e Lisetta Leone de Castris. Il Five Roses è frutto di uve negroamaro al 90% e malvasia nera di Lecce, da vigneti di 35 anni e rese di 75 quintali a ettaro. Il colore è di un rosso fragola, come il suo profumo intenso e marascato. In bocca è fresco, morbido, piacevolissimo e di buon corpo. Va benissimo a tutto pasto, bevuto fresco con paste, carni e pesce. Il Rosato, diciamolo, è davvero ecumenico.
Leone De Castris
Salice Salentino (Lecce)
Tel. 0832731112/3
Una bottiglia di Salento Rosato Five Roses 2004: euro 7