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La Stampa

Macchine da vino, business da 3500 miliardi. Chiude oggi a Milano il più grande Salone delle tecnologie per viticoltura e operazioni di cantina. Zonin: "Con il ridursi della forza-lavoro, l'automazione è una strada obbligata" ... Qualità e tecnologia, automazione e miglioramento dell'eccellenza del prodotto. Il mondo del vino unisce queste due realtà e una dimostrazione è sicuramente il Salone internazionale di macchine per enologia e imbottigliamento che si chiude oggi a Milano, insieme alla rassegna delle tecniche per la viticoltura. Il Simei è la più grande ed importante esposizione a livello mondiale sulle attrezzature per la produzione, imbottigliamento e confezionamento di vino e altre bevande (acque minerali, birra, acquaviti, liquori e bibite). I numeri della rassegna confermano la portata di questo salone e la premiazione della tecnologia enologica italiana sul resto del mondo: 75 mila metri quadrati (più 15 per cento rispetto all'edizione del '99), 750 espositori, di cui 150 provenienti dall'estero. Anche Enovitis (il salone dedicato alle tecniche della viticoltura) registra un trend positivo: 100 espositori e raddoppio dell'area mostra. Nel '99 il Simei ha registrato 46 mila visitatori provenienti da 102 paesi di tutto il mondo, con un volume d'affari di 80 miliardi. La tecnologia legata alla produzione rappresenta un "dietro le quinte" indispensabile a garantire l'alto livello del prodotto e della qualità delle etichette italiane. I macchinari offrono alle cantine un supporto sempre più perfezionato ed evoluto, nel rispetto dei cicli tradizionali della produzione. Nel 2000 l'Italia ha avuto un business per le attrezzature -macchine per l'enologia, imbottigliamento e confezionamento delle bevende - di 3500 miliardi, di cui 2883 di export, contro un'importazione di 777 miliardi. Nel solo settore delle macchine enologiche il fatturato è stato di mille miliardi (il 50 per cento export).
La rassegna è stata inaugurata dal ministro delle politiche agricole, Giovanni Alemanno, il quale ha annunciato che verrà istituito un "tavolo" per analizzare il comparto vino. Sarà coordinato dal sottosegretario Teresio Delfino, delegato al comparto vitivinicolo. Al tavolo siederanno le organizzazioni professionali con le quali mettere a punto strategie ed obiettivi economici.
"Il salone - spiega Gianni Zonin, presidente di Simei e Enovitis - ha registrato un incremento del 30 per cento di presenze. C'è un'attenzione molto forte al vigneto, dove si ottiene la prima qualità del vino. Così servono macchinari appropriati e modi di coltivazione giusti. C'è un problema di forza lavoro e così le aziende sono sempre più obbligate ad attrezzarsi per meccanizzare tutte le operazioni e avere sempre maggiore qualità del prodotto". Dello stesso avviso il presidente dell'Unione Italiana Vini, Ezio Rivella: "Il salone - dice - offre un quadro di tutta la catena produttiva e le tecnologie per la vinificazione. E' la conferma dell'eccellenza dell'industria vitivinicola. Automazione e meccanizzazione sono due tasselli indispensabili".

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