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La Stampa

Tutti in cantina per il «Wine Day». Oltre un milione di visitatori attesi. Oggi aziende vinicole aperte agli appassionati ... Ormai definirlo «turismo di nicchia» è decisamente riduttivo, visto che nel 2001 ha coinvolto ben 3 milioni e mezzo di italiani e quest´anno prevede un aumento di presenze pari al 3,5%. Parliamo dell´enoturismo, settore che realizza un fatturato di 2,5 milioni di euro, calcolato in crescita del 3% ed oltre per il 2002. Oggi per chi ama girare l´Italia alla scoperta delle mille sfaccettaure della sua enologia è un grande giorno: «Cantine aperte», manifestazione conosciuta anche come «Wine day», ritorna per la decima volta, contraddicendo gli scettici che all´inizio la consideravano con sufficienza. Le cifre parlano chiaro: 920.000 visitatori in poco meno di 1000 aziende enologiche nella scorsa edizione, mentre, con oggi, si conta di superare agevolmente la soglia del milione. Tutto questo grazie al «Movimento turismo del vino», a cui va il merito di aver saputo anticipare e cogliere nel modo giusto una potenzialià che il ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno, ha definito: «Una straordinaria occasione di incontro fra vignaioli e turisti, uno strategico strumento di sviluppo economico ed un´opportunità fondamentale per promuovere il patrimonio di risorse agroalimentari del nostro Paese». Oggi quindi oltre 900 cantine di tutta Italia accoglieranno gli enoturisti con degustazioni di vino, assaggi di prodotti tipici, mostre d´arte, concerti ed iniziative di solidarietà. Questo in una realtà complessiva sempre più preparata ad accogliere chi ha deciso di trascorrere le vacanze in campagna: da uno studio in proposito risulta infatti che, nel 2001, il 5% del fatturato delle cantine associate al Movimento turismo del vino è stato destinato al sostegno, alla qualificazione e allo sviluppo dell´enoturismo. Un´iniziativa, quella di «Cantine aperte», supportata anche da Coop Italia e codificata nel «Decalogo dell´Accoglienza», ossia l´impegno dei vignaioli nei confronti del turista del vino di garantire una perfetta ospitalità nelle loro aziende, orientando il visitatore ad una più approfondita conoscenza dei territori a vocazione enologica. Difficile dare indicazioni in un panorama che racchiude l´intera Penisola. Due esempi per tutti: a Canelli, nell´Astigiano, Casa Contratto, storica azienda nata nel 1867, ha organizzato per oggi la sboccatura dello spumante Metodo Classico riserva Giuseppe Contratto 1997, con il tradizionale sistema «a la volèe». Un metodo antico e di grande suggestione, ormai utilizzato in rarissimi casi, dai pochi esperti che sono in grado di attuarlo e che conclude il lungo processo di affinamento, con l´espulsione interamente manuale dei residui di lieviti accumulatisi nel collo della bottiglia. Poi sarà la volta di Mariuccia Roggero Ferrero, del «San Marco» di Canelli, ristorante che si fregia di una stella della guida Michelin, a dar vita ad una scuola di cucina in diretta, dai celebri ravioli «del plin», ai dolci raffinati e squisiti. Dal Piemonte alla Sicilia: in provincia di Caltanisetta apre le porte il Feudo Principi di Butera, la nuova tenuta di Gianni Zonin, inaugurata ieri, che rappresenta il coronamento di un progetto fondamentale: mettere radici in una terra straordinaria per il vino ma anche per l´arte, il paesaggio e la storia. Da questa tenuta di 300 ettari escono già grandi prodotti, come il «Deliella» realizzato con il Nero d´Avola.

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