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La Stampa

Apre il tempio del buon vino: a Firenze il Frescobaldi Wine Bar. Nobili e vip alla festa nel cuore della città ... Da quando veline e calciatori invadono le occasioni mondane da Milano alla Costa Smeralda, passando per Roma, non è rimasta che una città dove capitano ancora occasioni raffinate: Firenze. In quale altro posto all'inaugurazione di un wine bar accorrono intellettuali, grandi nomi dell'aristocrazia internazionale, artisti? Venerdì sera si festeggiava il locale aperto dalla famiglia Frescobaldi affacciato su piazza della Signoria, un luogo dove il vino è sovrano. Dove è possibile bere un bicchiere o cenare con un menù pensato per andare d'accordo con le etichette di casa. A ricevere gli amici tutta la famiglia Frescobaldi, vecchia e nuova generazione. C'erano i fratelli Vittorio, Ferdinando, Leonardo e Dino, i figli che si occupano dell'azienda come Lamberto, Diana e Tiziana. L'ambasciatrice dei vini di famiglia, Bona Frescobaldi insieme alla figlia Fiammetta arrivata da Bruxelles insieme al marito Charles Louis D'Aremberg. Intorno amici di sempre come lo scrittore Enzo Bettiza, che nella mattinata aveva parlato al convegno su Montanelli. Tra le sale affrescate in stile vagamente orientale del wine bar si incontravano Giovanni Sartori, Ferruccio De Bortoli, Chiara Boni, Isabella Bossi Fedigrotti, Cesara Buonamici e tutte le famiglie che contano fiorentine: Corsini, Antinori, Ferragamo, Ricasoli. Tanti giovani, sembrava di essere in un film di Ivory: facce anglo-toscane, abiti raffinati nella loro semplicità. Per chi è abituato allo sfoggio romano e milanese era un colpo d'occhio notevole. Nessuna donna con labbra stile gommone, nessuna stoffa panterata o scollature imbarazzanti. Addirittura austera Fiammetta Frescobaldi - anni fa veniva indicata come una delle possibili mogli per Carlo d'Inghilterra - che sembrava uscita da un dipinto fiammingo. Elegantissima, in verde, sua cugina Lucrezia. Una festa low profile con protagonista il vino che veniva offerto insieme a formaggi e salumi nel locale dove si potranno servire fino a 80 coperti. Atmosfera soft con musica di sottofondo stile Buddha bar e affreschi alle pareti nei toni caldi dell'ocra e del rosso. Un progetto partito un anno fa e che ha visto coinvolta tutta la famiglia anche se si può dire che il cuore di questo wine bar sia «rosa». Diana Frescobaldi è stata la coordinatrice che ha portato l'idea alla realizzazione. Insieme a lei hanno lavorato le sorelle Fiammetta e Angelica e la cugina Idarica Gazzoni che ha decorato le pareti. «E' vero, è stato un lavoro di squadra di donne, soprattutto alla fine, quando ognuna di noi di famiglia si è data da fare per riuscire a rispettare i tempi di apertura», dice Fiammetta Frescobaldi. Sua sorella Diana racconta di come due anni e mezzo fa si iniziò a parlare di un posto dove fosse possibile riunire tutte le etichette dei vini di famiglia, anche quelli prodotti in joint venture con Mondavi, uno dei più grandi produttori di vini della Napa Valley in California, il Luce e il Lucente. E proprio queste due bottiglie hanno sedotto i divi di Hollywood come Catherina Zeta Jones e Michael Douglas. George Clooney invece ha insistito a lungo per potersi comprare una delle aziende vinicole dei Frescobaldi, il castello di Lipozzano. «Volevamo realizzare un posto allegro ma che nello stesso tempo - dice Diana Frescobaldi - non fosse troppo moderno, minimalista, uno stile che non c'entrava niente nè con noi né con il vino. E ci piaceva l'idea di avere due aree, una con il ristorante e l'altra solo per bere un bicchiere. Così accanto al Frescobaldi Wine Bar abbiamo messo il `´Frescobaldino´´. Sempre con lo stesso concetto: valorizzare il consumo consapevole del vino, inteso come momento di crescita culturale, di piacere e anche di svago».

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