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La Stampa

«Il codice della strada punisce il vino». L´assessore all'agricoltura del Piemonte invita a rivedere le norme ... Cavallera ha inviato al Ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno, ed a quello della Salute, Girolamo Sirchia, una lettera con alcune «riflessioni» sulla disposizione del nuovo Codice della Strada, che riduce da 0,8 a 0,5 milligrammi il tasso alcoolemico consentito (pari a circa due bicchieri di vino n.d.a), livello oltre il quale chi guida viene considerato in stato di ebbrezza. «Accanto all´apprezzamento per l´intensificato contrasto all´abuso di alcol e delle sue dolorose conseguenze - scrive l´assessore all´agricoltura piemontese - restano tuttavia molte perplessità per norme che rischiano di penalizzare un settore strategico per l´economia nazionale. Restrizioni eccessive, unite all´idea che anche un basso livello alcolico (peraltro facilmente e diffusamente raggiungibile) comprometta la sicurezza e la vita dei cittadini, suscitano condivisibili preoccupazioni in tanti operatori del comparto vitivinicolo, in amministratori locali e nei consumatori». La lettera sottolinea quindi la necessità di ancor più incisive strategie di comunicazione in favore del vino «alimento tradizionale e sano, se moderatamente assunto». E Cavallera conclude: «E´ opportuno che il legislatore discuta la reale congruità della disposizione e si arrivi ad un auspicabile verifica della legge». Insomma è ingeneroso che i due bicchieri di vino, a cui svariati rapporti medici attribuiscono effetti positivi per la salute nel quadro di una corretta alimentazione, vengano confusi con le vere cause delle stragi del sabato sera.

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