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La Stampa

Aneri, l´ambasciatore del gusto: ha reso Bush e la regina Elisabetta fans dell'agroalimentare tricolore. Da 10 anni mette l´Italia sulle mense dei grandi ... «Mi dia un Aneri!». E il cameriere, un cameriere qualsiasi di una caffetterie di Vienna o di un grande albergo internazionale, estrae una bottiglia di Prosecco di Valdobbiadene cremoso, che volentieri si consuma anche a tutto pasto. Aneri è il nome di una famiglia di Legnago (Verona), quella di Giancarlo, un imprenditore che ha seguito il fiuto delle sue passioni per affermarsi nel mondo. Per capire chi sia basti ricordare che fu il genio che portò, per la prima volta nella storia, uno spumante italiano al Lido di Parigi. Uscito dal Lido casi della vita incontrò Enzo Biagi che aveva appena intervistato Mitterrand. Brindarono e diventeranno amici, tanto che dieci anni dopo fondarono il premio «E´Giornalismo» insieme con Indro Montanelli e Giorgio Bocca. Cosa c´entri il giornalismo col vino è presto detto: «E´ la mia passione, è fonte di notizie: e sapere significa cogliere l´occasione». Così dai giornali scopre che arriva la regina in Italia o che Berlusconi incontra il Papa. E allora ? Bé, se i due si vedono in Umbria perché non suggerire al premier di regalare un po´ d´olio, di quello che Aneri produce facendo certificare ogni passaggio da un notaio che staziona nel frantoio per cinque giorni. Quando al G8 di Genova lo assaggiò Bush, il suo olio, gli mandò subito una lettera di complimenti. E la regina di Inghilterra ospite al Principi di Savoia di Milano, volle un´oliera con i tre tipi (toscano, umbro e ligure); la stessa che è presente in altri mille posti esclusivi del mondo come il Four Season di New York, l´Hotel New Otani di Tokyo, il Park Meridien di Mosca. L´olio, il Prosecco di Valdobbiadene e il caffè Trinci, mitica torrefazione di Serravalle Pistoiose che segue procedimenti antichi, sono i gioielli della E´Group, che quest´anno compie dieci anni. «Ho scelto racconta Aneri che nel frattempo ha aperto dodici caffetterie nel mondo - i tre prodotti che caratterizzano fortemente l´Italia». Persino Ciampi quando brindò alla sua elezione fece ordinare un Aneri all´Enoteca Trimani di Roma. E, quando l´imprenditore di Legnago formatosi alla Ferrari di Trento, incontrò Pierre Cardin nel suo Hotel Maxim di Parigi (sprovvisto di Prosecco), non poté fare a meno di ricordargli le sue origini trevigiane. Come quelle di Luciano Benetton, del resto, che fu tra i primi soci della E´Group. Per lui la strategia sono i rapporti, le occasioni, le feste, condite magari dalla semplicità di un gusto italiano che richiama sempre a una terra. Ancora oggi vive due giorni la settimana in albergo, a Milano, «perché dice - incontri la gente, vedi come vive, come spende, come si diverte». E per festeggiare questi dieci anni di successi dove il gusto italiano è entrato nelle case dei grandi, ha deciso coi figli Alessandro e Stella, soci con lui nell´azienda insieme con la moglie Leda, di fare tante cena a due, tre persone, da qui alla fine dell´anno: nel segno del ritrovo attorno alla tavola, nel segno della famiglia italiana. Si brinderà ad Aneri ? Sì, ma col primo cru di Prosecco, il primo di cinque - come i profumi di Chanel sottolinea - prodotti da altrettante aziende agricole di Valdobbiadene (tre sono di proprietà dell´imprenditore Rocco Forte) in attesa del suo sogno in rosso: un Amarone del Veneto, pronto per la vendemmia 2003. Cin Cin !

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